Nella ricomposizione settoriale del sistema economico verso la green economy, le componenti innovative legate all’economia circolare mostrano performance superiori alla media del sistema nel suo insieme: questo binomio – economia circolare e innovazione ambientale – potrebbero quindi essere uno dei principali motori della transizione ecologica.

Cosa significa questa dinamica per la Toscana? Un’occasione preziosa per approfondire arriverà giovedì 28 aprile a partire dalle 14.45, quando si alzerà il sipario sul seminario Circular economy innovations across italian regions: a dynamic perspective through the crisis, con un relatore che su greenreport non ha bisogno di grandi presentazioni: l’economista ambientale Massimiliano Mazzanti, da anni tra le firme più attive del nostro think tank redazionale, Ecoquadro.

Direttore del dipartimento di Economia e management dell’Università di Ferrara, nonché e Delegato per il Pnrr dell’Ateneo, Mazzanti è stato chiamato a intervenire dall’Istituto regionale programmazione economica della Toscana (Irpet), che organizza il seminario, liberamente fruibile su piattaforma Webex o in diretta streaming sulla pagina Facebook di Irpet.

Un evento che arriva in un momento cruciale per l’evoluzione dell’economia circolare in Toscana, dato che la Regione ha appena ricevuto 36 innovative proposte impiantistiche – si pensi in particolare ai biodigestori come anche agli impianti di riciclo chimico – per rendere più performante ed efficiente la gestione dei rifiuti che generiamo ogni giorno, la cui valutazione assume un valore di primo piano all’interno del redigendo Piano regionale per l’economia circolare, che dovrà aggiornare il vecchio Piano regionale rifiuti e bonifiche che non è riuscito a centrare nessuno dei principali obiettivi che si era posto.

Per maggiori informazioni: http://www.irpet.it/events/circular-economy-innovations-across-italian-regions-dynamic-perspective-through-the-crisis

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