Il 16 e 17 maggio, l’Accordo Pelagos, in collaborazione con l’International Whaling Commission (IWC) e il Corpo della Guardia Costiera – Direzione marittima di Genova, ha organizzato a Genova, una formazione per venire in soccorso ai mammiferi marini, in particolare i grandi cetacei che rimangono impigliati in attrezzi da pesca nel Santuario dei mammiferi marini Pelagos. Si tratta della prima formazione tripartita per a le unità operative dei tre Paesi – Italia, Francia e Principato di Monaco – parte all’Accordo, nell’ambito del nuovo Piano di gestione e Piano di azione 2022-2027 dell’Accordo Pelagos.
La formazione, che ha vo isto la partecipazione di Guardia costiera-Direzioni marittime di Genova, Livorno, Cagliari e Olbia per l’Italia; Gendarmerie maritime di Nizza e Tolone per la Francia; Direction des Affaires Maritimes per il Principato di Monaco, si è aperta con i saluti di benvenuto del Capitano di Vascello (CP) Giovanni Stella, Comandante in 2ª del Corpo della Capitaneria di porto di Genova ed è stata condotta da David Mattila e Bob Lynch, esperti dell’IWC Global Whale Entaglement Response Network, la rete internazionale che ha formato circa 1.300 operatori in 36 Paesi.
La prima giornata è stata incentrata sulla presentazione delle popolazioni di cetacei interessate da episodi di impigliamento negli attrezzi da pesca, sull’illustrazione di case study, su approfondimenti delle modalità di intervento e sulla loro simulazione a terra. La seconda giornata ha visto i partecipanti impegnati in esercitazioni pratiche a mare per il perfezionamento delle tecniche apprese in aula (manovre di avvicinamento, utilizzo degli strumenti per facilitare la vicinanza con l’animale, rimozione degli attrezzi, ecc.).
Un kit di strumenti di intervento sarà messo a disposizione delle forze operative italiane, francesi e monegasche per stimolare l’utilizzo di strumenti tecnici comuni e l’armonizzazione delle procedure di intervento.
L’Accordo Pelagos evidenzia che «Si tratta di un esempio di cooperazione importante tra le unità operative dei tre Paesi membri all’Accordo il cui avvio è stato possibile grazie alla volontà e al contributo volontario della Parte italiana al “Fondo Volontario Pelagos”. I partecipanti hanno espresso il loro entusiasmo per il lavoro svolto e l’auspicio che ad esso possano seguire nuove opportunità di aggiornamento e formazione in favore dello sviluppo di una rete specializzata destinata al salvataggio dei grandi cetacei che abitano il Santuario Pelagos».
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