Sono stati presentati a bordo di Goletta Verde, ormeggiata al Porto Antico di Genova, i risultati delle analisi microbiologiche eseguite lungo le coste della Liguria. I campionamenti in Liguria sono stati effettuati dai volontari e le volontarie di Legambiente dal 20 al 25 giugno 2023. Sono 17 i punti monitorati nelle province di Imperia, Savona e Genova. Nella Provincia della Spezia i campionamenti saranno eseguiti la settimana prossima; nelle scorse settimane, infatti, il maltempo non ha permesso di effettuare i prelievi. Inoltre, le autorità competenti hanno dovuto predisporre alcuni divieti di balneazione, sempre a seguito del maltempo, che ad oggi sembrano essere rientrati. Per questi motivi Legambiente ha preferito posticipare i campionamenti lungo tutta la provincia, in modo da poter
Dei 17 campioni esaminati 9 sono stati prelevati in foce di fiumi o canali e 8 a mare. 6 i campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio. Tutti e 6 i punti sono stati giudicati fortemente inquinati: i campioni superano di più del doppio i limiti normativi considerati.
Dei punti Fortemente inquinati uno è stato prelevato in provincia di Imperia, alla foce del torrente Santa Caterina nel comune di Santo Stefano al Mare; due in provincia di Savona, alla foce del canale lungomare Diaz 161 di Ceriale e alla foce del torrente Maremola, a Pietra Ligure; tre, infine quelli prelevati in provincia di Genova, uno alla foce del torrente Nervi e gli altri due a mare presso Rio San Siro a Santa Margherita Ligure e allo sbocco del canale presso la foce del torrente Entella, a Lavagna.
A Ventimiglia presso la foce del fiume Roja e la spiaggia presso il torrente Nervia il campione è risultato entro i limiti di legge, come anche quello prelevato alla spiaggia di fronte al torrente San Romolo a Sanremo, quello raccolto alla foce del torrente Argentina ad Arma di Taggia e, infine, alla foce del torrente San Pietro a Diano Marina in provincia di Imperia.
In provincia di Savona sono risultati entro i limiti il campione preso in spiaggia presso la foce del fiume Centa ad Albenga, quello raccolto presso la spiaggia alla foce del fiume Pora a Finale Ligure e presso la foce del torrente Quiliano.
Entro i limiti anche i campioni raccolti presso il molo Sbolgi a Bogliasco, quelli prelevati a mare presso il torrente Recco e in corrispondenza del torrente Petronio a Riva Trigoso, in provincia di Genova.
Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, ha commentato; «Anche in questa occasione le criticità emerse dai campionamenti di Goletta Verde mettono in luce i ritardi del Paese in tema di depurazione Lo sbocco del canale presso foce del torrente Entella a Lavagna e la foce del torrente Maremola a Pietra Ligure sono addirittura peggiorate. La stagione balneare è solo all’inizio, e il carico antropico sulle nostre coste sarà sempre maggiore. In Liguria si sta facendo tanto per migliorare la situazione e uscire dalle infrazioni europee, ma ancora non basta. Dai nostri risultati emerge che i sindaci che effettuano controlli lungo gli alvei per scoprire le immissioni inquinanti e individuandoli intervengono, sono premiati, come nei casi di Finale Ligure e Albenga che negli anni hanno decisamente migliorato la situazione».
Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, ha concluso: «I campionamenti effettuati da Goletta Verde confermano alcune criticità che come sempre si concentrano alle foci dei fiumi Non bastano i 142 milioni di euro che abbiamo già pagato in sanzioni alla Comunità Europea, continuano i problemi di depurazione. L’obiettivo è individuare l’origine del problema anche per salvare gli ecosistemi fluviali che dovrebbero tornare ad essere balneabili. Abbiamo bisogno che le istituzioni monitorino le foci dei fiumi con analisi puntuali che possano evitare i divieti di balneazione e segnalare le anomalie nei depuratori».
Giunta alle 37esima edizione, Goletta Verde pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica, la lotta alle illegalità e la salvaguardia della biodiversità. Legambiente spiega che «L’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. L’eolico è fondamentale per lotta contro l’emergenza climatica, la riduzione dei costi in bolletta per famiglie e imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro».
L’articolo Goletta Verde: in Liguria fortemente inquinato il 30% dei campionamenti sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.