Finalmente, a seguito delle richieste dei residenti di Miseglia bassa che lamentavano condizioni invivibili per le polveri sottili rilasciate dai camion del marmo, il Comune, attivando personale e mezzi di Nausicaa, ha intrapreso azioni concrete per affrontare il problema.
È stata sperimentata la spazzatrice nella galleria della strada dei marmi e si è proceduto allo sfalcio della vegetazione nel tratto di circa 450 m della strada comunale ex marmifera che va dall’incrocio di Via dei Campi alla rotonda presso l’impianto di pese e lavaggio camion.
Legambiente, nell’esprimere apprezzamenti per l’adozione di misure concrete che testimoniano la buona volontà dell’amministrazione, segnala tuttavia la loro assoluta inadeguatezza tecnica visto che lo spazzamento a secco utilizzato – rilasciando nell’aria le polveri aspirate dal manto stradale – peggiora addirittura la situazione. Nello spirito di una fattiva collaborazione, fornisce pertanto suggerimenti tecnici.
Strada dei marmi: va pulita, ma non a secco!
La finalità dello spazzamento è l’aspirazione delle polveri depositate sul manto stradale, per evitare che queste, sollevate dal transito dei camion, vengano respirate dai camionisti e, fuoriuscendo dalla galleria, ricadano sulla frazione di Miseglia inferiore e sulla via per Colonnata.
È dunque evidente che lo spazzamento a secco adottato è controproducente: le polveri di marmo accumulate da molti mesi, infatti, vengono sollevate (anziché rimosse) e, trasportate dal vento, ricadono sui centri abitati i cui abitanti sono così costretti a respirare in pochi giorni la dose di polvere prodotta in un anno; un vero attentato alla loro salute! Ne sono un’eloquente dimostrazione i video ripresi dai residenti che mostrano le fitte nubi di polvere che escono dalla galleria della strada dei marmi durante lo spazzamento e si diffondono nell’intera valle.
È evidente che il lavaggio stradale deve essere effettuato a umido, non a secco! Occorre cioè bagnare il manto stradale per far sì che la spazzatrice aspirante asporti l’acqua (con le polveri in essa intrappolate) recapitandola nell’apposito serbatoio. Si dovrebbe cioè ricorrere alla stessa tecnica che Nausicaa conosce bene, avendola già utilizzata nel 2007 (quando si chiamava AMIA) per abbattere le polveri nel tratto di via Carriona presso la Lugnola, ove era collocata la centralina di monitoraggio della qualità dell’aria.
Un lavaggio quotidiano di questo tipo (a fine giornata) del tratto della via ex marmifera e della strada dei marmi dovrebbe apportare un notevole miglioramento della qualità dell’aria a Miseglia inferiore e nell’area dell’impianto di pese e lavaggio.
Ogni fine settimana il lavaggio potrebbe essere intensificato facendo precedere la lavatrice-spazzatrice aspirante da un lavaggio stradale con rampa di ugelli e, per i bordi stradali non raggiungibili dal mezzo meccanico, dal lavaggio con sistola manuale.
Pulizia della strada ex marmifera
Anche per la pulizia del tratto della strada ex marmifera devono essere adottate le stesse modalità del lavaggio a umido. Per potenziarne grandemente l’efficacia, occorrono tuttavia interventi preliminari volti ad evitare che le polveri rilasciate quotidianamente dai camion del marmo si accumulino sulla sede stradale favorendone il continuo risollevamento nell’atmosfera.
Il più importante di questi interventi è una pulizia radicale preliminare delle canaline stradali, seguita poi dalla loro manutenzione per mantenerle in perfetta efficienza. A tal fine è sufficiente rimuovere dalle canaline i fanghi, le foglie secche e gli altri detriti che le ingombrano e, dove la pendenza lo consente, eliminare i dossi fangosi accumulativisi che trattengono i sedimenti sulla strada: in tal modo si favorirebbe lo smaltimento delle acque sul versante sottostante.
Va infine considerato che, data la pendenza della strada, il tratto di via ex marmifera in questione riceve fanghi dal tratto immediatamente a monte, comprendente le due gallerie in quasi continuità tra loro. Affinché gli interventi sopra illustrati non siano vanificati da tali apporti, occorre dunque pulire anche questo tratto superiore.
Ovviamente vanno ben ripulite anche le canaline nel breve tratto (circa 15 m) tra l’uscita delle gallerie e il semaforo.
Infine si potrebbe procedere anche alla pulizia una tantum anche delle pareti laterali delle gallerie, incrostate da fanghi accumulatisi nel corso di decenni. Poiché queste incrostazioni, non essendo indurite, sono rimovibili anche con un dito (Fig. 7), è presumibile che la pulizia delle pareti con una lancia idrica ad alta pressione possa essere molto meno ardua di quanto si potrebbe pensare.
Ci auguriamo che le indicazioni da noi fornite (anche in precedenza, ad esempio il ripristino della funzionalità dell’impianto di lavaggio camion) possano essere utili e che il Comune voglia affrontare con la necessaria determinazione i problemi segnalati dai residenti di Miseglia inferiore.
di Legambiente Carrara
L’articolo Legambiente Carrara, il lavaggio delle strade dalle polveri del marmo non può essere a secco sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.