Il procuratore generale dello stato di New York, Letitia James, ha intentato una causa contro la Pepsi, accusandola di essere il principale responsabile dell’inquinamento del fiume Buffalo a causa dell’eccesso di plastica.
L’accusa sostiene che il 17% dei circa 2000 rifiuti in plastica monouso trovati nelle acque del fiume è stato identificato come appartenente al marchio Pepsi. Letitia James ha affermato che l’azienda ha fallito nel fornire avvertimenti ai consumatori sui potenziali rischi per la salute e l’ambiente legati alla plastica utilizzata nei suoi oltre 100 marchi.
Ha anche accusato la Pepsi di ingannare il pubblico riguardo ai suoi sforzi per combattere l’inquinamento derivante dalla produzione di materiale plastico. L’uso di plastica non riciclata da parte dell’azienda, infatti, è aumentato negli ultimi quattro anni, mentre Pepsi ha affermato il contrario.
Le conseguenze negative alla salute associati agli additivi plastici sono immense: parliamo di riduzione del numero di spermatozoi, funzioni alterate degli organi riproduttivi, obesità, cancro e molto altro ancora. Il confezionamento e il marketing irresponsabili di PepsiCo, inoltre, metterebbero in pericolo l’approvvigionamento idrico, l’ambiente e la salute pubblica di Buffalo.
Si punta ad un risarcimento per i danni agli abitanti e all’ambiente dello stato di New York
Per questi motivi, i difensori dell’ambiente hanno definito la causa come un passo significativo nella lotta contro i rifiuti di plastica negli Stati Uniti che potrebbe stabilire un modello per altri stati o città che desiderano intraprendere azioni legali simili contro l’inquinamento plastico.
Judith Enck, presidente del gruppo di difesa Beyond Plastics e amministratore regionale dell’Environmental Protection Agency durante la presidenza Obama, ha fatto sapere che le altre aziende dovrebbero osservare attentamente la situazione e agire in modo proattivo per ridurre l’inquinamento plastico e evitare azioni legali simili.
Ora Letitia James punta a convincere PepsiCo ad adottare pratiche più sostenibili, ad ottenere la bonifica delle aree inquinate nonché chiederà risarcimenti per i danni inflitti agli abitanti e all’ambiente dello stato di New York che hanno diritto ad avere acqua pulita.
Fonte: Stato di New York
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