In occasione della Festa dell’albero, si è tenuta una visita per documentare la crescita del bio-bosco di Montopoli Val D’Arno, messo a dimora due anni fa. Soci e socie Unicoop Firenze e attivisti/e del Circolo di Legambiente Valdera hanno visitato i 6 ettari di terreno dove due anni fa sono stati piantati 3.000 nuovi alberi, soprattutto pioppi e salici.
Linda Vanni, vicesindaca di Montopoli Val d’Arno, ha detto: «Ringrazio Legambiente e Unicoop Firenze per aver pensato proprio al bosco di Varramista in questa giornata. Questo luogo è già diventato un simbolo di quello che può essere il nostro impegno quotidiano a difesa dell’ambiente in una sorta di riappacificazione tra ciò che è stato e continua a essere l’intervento dell’uomo e la natura. Grazie a Unicoop Firenze è stato riqualificato un sito industriale e trasformato in un bosco. Quando questi alberi saranno cresciuti, il bosco sarà un importantissimo elemento mitigante sull’impatto acustico e ambientale che ha il traffico della vicina Fi-Pi-Li. Sarà poi un posto speciale per insegnare in maniera pratica e diretta ciò che vuol dire biodiversità alle nuove generazioni».
Il bio-bosco rappresenta uno dei “cantieri della transizione ecologica” scelti da Legambiente per raccontare le buone pratiche di livello nazionale. Durante la visita sono state realizzate delle foto per documentare la sua crescita, che verranno esposte durante il XII congresso nazionale di Legambiente che si terrà dell’1 al 3 dicembre a Roma.
Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana e della segreteria nazionale del cigno verde, ha spiegato che . «Questo “cantiere” per la transizione ecologica, iconico come pochi altri, oltre a farsi luogo di esperienze didattiche permanenti per tutte le scuole toscane, traguarda degli obiettivi ecologici a nostro avviso di enorme importanza, quali: la conservazione attiva della biodiversità, ripristinando habitat ideali per molte specie e, in particolare, per tanti insetti impollinatori; il ripristino della permeabilità del suolo che, rallentando il deflusso delle acque, mitiga il rischio idrogeologico; la diminuzione drastica delle temperature a terra, che previene il grave fenomeno delle isole di calore; la ricostruzione di un tipico paesaggio planiziale toscano».
Il bio-bosco di Montopoli è un’ex area cementificata che è diventata un’oasi verde, che secondo le stime, in 10 anni potrà assorbire 170 tonnellate di CO2 e altri inquinanti (polveri fini, ossido di azoto, etc.) mentre, a 20 anni, il risparmio di CO2 sarà di 600 tonnellate e a 30 anni di 1.400 tonnellate. Nella realizzazione del bosco Unicoop Firenze si è occupata della bonifica dell’area, con la supervisione scientifica di Legambiente, vista la rimozione e l’avvio al riciclo di 17.000 tonnellate di rifiuti solidi, fra cemento, asfalto, calcestruzzo.
Il progetto del bosco di Montopoli, realizzato in collaborazione con Stefano Mancuso e PNAT, e con la consulenza di Legambiente, è nato con l’obiettivo di ri-naturalizzare un’area abbandonata per renderla fruibile e massimizzarne l’utilità ambientale. Il secondo, ma non meno importante obiettivo è la funzione di tipo didattico che mira a mostrare a studenti, studentesse e visitatori i benefici che gli alberi ci regalano, attraverso i loro processi fisiologici naturali e la loro importanza per combattere il riscaldamento globale. Nel bosco è stato installato un sistema di monitoraggio e mappatura che permette di valutare l’evoluzione del bosco e quantificare i benefici ambientali che questo apporta all’ambiente circostante: grazie alle 30 centraline di rilevamento e al software di calcolo, giorno dopo giorno, è possibile rilevare l’accrescimento delle piante e calcolare la cattura e della CO2 e di altri inquinanti.
Nei mesi scorsi si è conclusa la progettazione esecutiva dell’aula didattica/centro conferenze che sorgerà all’interno del bosco: i lavori che prevedono la costruzione di un edificio in legno e vetro di circa 200 metri quadri, composto da una struttura a campate. Dall’aula si potrà avere una visione completa del bosco: gli studenti e i visitatori che frequenteranno l’edificio avranno sempre la sensazione di trovarsi in un ambiente naturale e potranno osservare il bosco in continua evoluzione. Dal 2024 prenderà il via un calendario di visite guidate aperto ai visitatori: un’occasione per scoprire più da vicino gli importanti benefici del bosco sulla qualità dell’aria e per riflettere sul tema della sostenibilità e delle azioni possibili di fronte alle urgenze del cambiamento climatico.
Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze, ha concluso: «Il bosco di Montopoli, realizzato con il fondamentale sostegno dell’amministrazione comunale e con la consulenza di Legambiente, è la dimostrazione che, lavorando insieme e dal basso, è possibile contribuire in maniera fondamentale a problemi rilevanti come quello del riscaldamento globale e della crisi climatica» dichiara. «Oggi, nella giornata nazionale degli alberi, siamo molto felici di celebrare questa ricorrenza qui, all’interno di questo nuovo polmone verde che ci auguriamo possa diventare un modello da esportare e replicare. Per l’attenzione data a questo progetto, ringraziamo Legambiente con cui collaboriamo costantemente per portare sul territorio i temi delle buone pratiche e dell’educazione ambientale».
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