È stato presentato ieri all’hotel Palazzo di Livorno il Bilancio di sostenibilità 2022 di Asa, la partecipata pubblica afferente all’area Iren che gestisce il servizio idrico integrato in 32 Comuni – nelle province di Livorno, Pisa e Siena, oltre a tutte le isole dell’Arcipelago toscano – e quello della distribuzione gas in 5 municipi della provincia labronica: in totale sono 360mila i cittadini serviti.
È stata l’occasione per fare il punto sugli investimenti messi in campo nel recente passato, oltre a quelli attesi per il decennio in corso.
Nel 2022 gli investimenti sono arrivati a quota 34,3 mln di euro, con una crescita del 40% nell’ultimo triennio. Si tratta di 87,2 euro procapite, contro una media nazionale pari a 71,8€ per abitante.
«Lavoriamo sulla riduzione delle perdite idriche. Per citare un dato, le rotture delle barre in fibrocemento nelle reti idriche di Livorno sono diminuite del 90% rispetto al 2013», dichiara l’ad di Asa, Valter Cammelli.
Tra i più importanti investimenti in programma previsti sul territorio spiccano inoltre lo spostamento del depuratore del Rivellino – un recupero di grande valore per la città di Livorno, da un punto di vista culturale e turistico –, il biodigestore anaerobico che valorizzerà congiuntamente fanghi di depurazione e raccolta differenziata dell’organico (Forsu), come anche «il progetto di un impianto di essiccamento dei fanghi di depurazione prodotti negli impianti di Asa della zona dell’alta e bassa Val di Cecina (depuratore di Bibbona) tramite serre solari», sottolinea ancora Cammelli.
«La Toscana è sempre stata una regione con buone prestazioni della rete acquedottistica, ma da un po’ di anni si è migliorato tantissimo, fino a raggiungere l’eccellenza. In questo Asa è stata la società che ha mostrato più capacità innovativa», osserva nel merito Alessandro Mazzei, dg dell’Autorità idrica toscana: sotto questo profilo anche le perdite di rete continueranno a diminuire grazie ai «15 milioni di euro che devono arrivare con i fondi del Pnrr, che daranno la possibilità di raggiungere i migliori obiettivi in questa direzione».
Tutti investimenti che mirano a unire la sostenibilità ambientale con quella socioeconomica, portando vantaggi direttamente nelle tasche dei cittadini, come nel caso delle fontanelle di alta qualità.
«In meno di un decennio sono più che raddoppiate – argomenta il presidente di Asa, Stefano Taddia – oggi sono 71. Nuove istallazioni sono già in programma per il 2024 e, inoltre, aumenta anche la loro presenza nelle scuole. Grazie all’utilizzo delle fontanelle alta qualità, una famiglia di 3 persone, in un anno, può risparmiare fino a 300 euro, valore che copre buona parte del costo della bolletta del servizio idrico. Nel 2022, dalle fontanelle alta qualità sono stati prelevati 32,46 milioni di litri di acqua, evitando così circa 6.650 tonnellate di CO2 equivalente».
«La sostenibilità è la via privilegiata per fronteggiare e superare le numerose sfide che ci circondano – conclude Alfredo De Girolamo, consigliere delegato di Asa – e le società che hanno dimostrato una maggiore resilienza nel complesso contesto degli ultimi mesi, non a caso, sono state quelle più avanzate rispetto alle politiche Esg. Il gruppo Iren, di cui Asa è parte, è senza dubbio tra queste. Gli investimenti destinati a progetti sostenibili sono in continua crescita, in base al nostro Paino industriale l’obiettivo al 2030 è fissato all’80%. Sia per Iren che per Asa la transizione ecologica è una direzione comune, un percorso da seguire insieme al territorio».
L’articolo Acqua, da Asa investimenti per 317 mln di euro al 2031 sul servizio idrico integrato sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.