Idroelettrico e accumulo energetico sono gli unici settori dove c’è già un surplus di investimenti rispetto ai volumi necessari per centrare gli obiettivi al 2030. Malissimo il trend dell’eolico, che è in discesa ed è tornato ai livelli più bassi dal 2009. Per chiudere il gap in alcuni settori critici bastano relativamente poche risorse, ad esempio nei punti di ricarica per EV servono appena 4 mld euro in più l’anno

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