Come già anticipato su queste pagine, Gida – la società che si occupa della depurazione delle acque civili e industriali partecipata da Comune di Prato e Confindustria Toscana nord – ha iniziato il percorso per diventare una realtà interamente pubblica, sotto il controllo di Alia Multiutility.
Dopo la decisione già annunciata da Confindustria, anche il Consiglio comunale di Prato ha infatti votato per cedere le quote di Gida alla Multiutility nata dalla fusione fra Alia, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana.
Un’operazione che avviene in due step: il Comune di Prato, che a oggi detiene il 46,92% del capitale sociale, sottoscrive infatti l’aumento di capitale tramite il conferimento in natura delle azioni di Gida ad Alia Spa, che già possiede l’8% delle azioni.
Un secondo accordo avverrà per il restante 45,08%, che sarà ceduto a Alia da Confindustria Toscana nord, consentendo così alla Multiutility di diventare proprietaria di Gida.
«Il passaggio dei processi di depurazione sotto il controllo pubblico rappresenta un’evoluzione naturale dell’azienda – commenta il presidente di Gida, Alessandro Brogi – Un’evoluzione che porterà maggiori potenzialità e capacità di investimento, che permetterà di aumentare l’efficacia degli impianti e ottenere più risorse per perseguire la missione di Gida e rispondere alle esigenze del territorio».
A sua volta l’acquisizione di Gida – che dovrà adesso essere deliberata anche dal cda di Alia Multiutility – consentirà alla stessa Alia di rafforzare la propria presenza nel settore idrico, e ottenere un presidio di alcuni dei principali impianti di depurazione del territorio: attualmente Gida gestisce gli impianti di depurazione a servizio dei Comuni di Prato, Vaiano, Vernio e Cantagallo e la rete dell’acquedotto industriale.
«La nostra previsione è quella di investire fortemente sull’azienda – argomenta Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility – Nei prossimi 5 anni sono previsti almeno 30 mln di euro di investimenti per depurazione e fognature, nell’ambito dei 43 mln complessivi previsti dall’Autorità idrica toscana per l’area pratese. In questi interventi rientrano, per esempio, la copertura delle vasche di depurazione e l’adeguamento di alcuni processi depurativi di Baciacavallo, oppure il miglioramento dell’impianto del Calice, o ancora l’adeguamento degli impianti di Cantagallo e di Vaiano. Un capitolo importante del prossimo quinquennio riguarda anche la realizzazione di alcuni tratti di fognatura industriale nella valle del Bisenzio. Ulteriori 18 milioni sono previsti per sviluppare l’acquedotto industriale». E nell’ambito del piano industriale Multiutility, che guarda ad obiettivi di lungo periodo (2033), potranno essere valutati e sottoposti al cda ulteriori investimenti per circa 150 milioni di euro.
«Il futuro di Gida è per la nostra associazione una priorità assoluta – conclude il presidente di Confindustria Toscana nord Daniele Matteini – Abbiamo compiuto un processo lungo e complesso che ci ha convinto dell’opportunità, nell’interesse delle aziende, di collocare Gida nell’alveo della nascente Multiutility: da qui il mandato che il Consiglio generale mi ha conferito per la sottoscrizione dell’accordo di intenti con Alia. Un argomento decisivo è stato per noi, accanto alle garanzie per le tariffe di depurazione per le aziende, l’impegno assunto da Alia per gli investimenti sui capitoli depurazione, fognatura e acquedotto industriale».
Al termine dell’operazione, che verrà illustrata ai soci di Alia Multiutility nei dettagli nel corso della prossima assemblea, il capitale sociale di Alia sarà pari a 362.655.325,00 euro, e crescerà la partecipazione del Comune di Prato all’interno del capitale sociale della Multiutility, passando dal 18,07% al 18,55%.
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