Nel convegno conclusivo del progetto europeo Soil4Life, coordinato da Legambiente con il coinvolgimento di autorevoli partner italiani, francesi e croati (ISPRA, CIA agricoltori italiani, CCIVS, CREA, ERSAF, Politecnico di Milano, Roma Capitale e Green Istria), si è parlato di suolo come risorsa fondamentale per la vita, vulnerabile, limitata e non rinnovabile: «Il 95% del cibo che produciamo deriva dal suolo; il suolo custodisce più di un quarto della biodiversità del nostro pianeta; degradare e consumare suolo vuol dire ridurre il substrato vitale della nostra specie. Eppure, il consumo di suolo in Italia continua a crescere ad un ritmo tanto veloce quanto preoccupante».
Secondo i dati ISPRA, nell’ultimo anno le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 56,7 km2, in media, più di 15 ettari al giorno. Legambiente evidenzia che «L’Italia perde circa 2 metri quadrati di suolo ogni secondo, a danno di aree naturali e agricole. Terreni che fanno spazio a nuove case ed edifici, infrastrutture, insediamenti commerciali, logistici, produttivi e di servizio e ad altre aree a copertura artificiale all’interno e all’esterno delle aree urbane esistenti».
Lo staff di Soil4Life conclude la sua esperienza con maggiore preoccupazione di quant<do è iniziata: «Se alla risorsa suolo normalmente viene destinata pochissima attenzione, in situazioni difficili come quella attuale, dopo due anni di pandemia e con una guerra in corso, il tema rischia di sparire totalmente dal dibattito politico a favore di “emergenze più gravi. Proprio la situazione grave di crisi delle materie prime e di speculazione sui prezzi delle commodity agricole dovrebbe invece indurci a rivalutare l’importanza strategica del suolo sano come risorsa alla base della resilienza del nostro sistema agroalimentare, e quindi garanzia fondamentale per assicurare la continuità della produzione di cibo».
Ma la discussione ha però preso tutt’altra piega: «La pressione delle lobby agroindustriali europee punta ad indebolire la condizionalità ambientale della PAC e a rinviare gli obiettivi tracciati dal Green Deal, attraverso la strategia Farm to Fork, di riduzione di impiego di pesticidi e fertilizzanti chimici in agricoltura – denunciano gli organizzatori del convegno – Per tentare di incrementare la produttività agricola a breve termine si è disposti a compromettere la salute del suolo e, dunque, a lungo termine, a minacciarne la fertilità».
E’ proprio quel che intende contrastare la nuova Strategia Tematica sul Suolo, presentata nel novembre 2021 dalla Commissione Europea che nelle scorse settimane la consultazione anche sulla proposta di Legge Europea per la Salute del Suolo. «La speranza è che questo fondamentale provvedimento veda la luce entro l’attuale legislatura UE, nonostante il contesto di crisi generalizzata – dice il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani – Pensiamo che non ci sia più tempo per rinviare la assunzione di un impegno forte e vincolante per dotare l’Europa di una direttiva per la protezione dei suoli, per questo, anche grazie al progetto Soil4life, abbiamo attivato iniziative internazionali di sostegno ed un appello per una leadership europea nella lotta al degrado del suolo».
Lo scenario del degrado del suolo è particolarmente inquietante per un Paese come l’Italia, in cui il 20% dei suoli sono già considerati a rischio di desertificazione. Cifre che si aggiungono a quelle dei suoli andati persi a causa dell’urbanizzazione, Secondo i dati ISPRA, «Solo nell’ultimo quindicennio sono stati impermeabilizzati oltre 105.000 ettari di suolo, come se fosse stata completamente urbanizzata un’area estesa come il comune di Roma. Una superficie che, se invece che a cemento fosse stata coltivata a mais, avrebbe potuto produrre quasi 1,5 milioni di tonnellate di cereale all’anno».
Ciafani ricorda che «Sono passati ben 10 anni da quando l’allora ministro all’agricoltura Mario Catania annunciava il testo di una proposta di legge nazionale per fermare il consumo di suolo in Italia. Da allora le proposte di legge si sono moltiplicate, ma una legge per proteggere il suolo non è mai uscita dalle secche della discussione parlamentare. Il progetto Soil4Life che ha permesso a realtà italiane e straniere, impegnate sui diversi aspetti legati al suolo, di confrontarsi e sperimentare metodologie di tutela e valorizzazione di questa preziosissima risorsa, si chiude quindi con un appello alla politica italiana, affinché si porti a compimento un processo legislativo durato già molto più del dovuto».
E oltre al consumo di suolo c’è anche la contaminazione, sia quella prodotta dall’uso di sostanze chimiche in agricoltura, sia quella legata ad attività industriali, «Anche perché le attività di bonifica spesso languono per decenni – ricorda Legambiente – Per di più la presenza di contaminazione con i conseguenti oneri di bonifica, costituisce uno dei più grandi ostacoli al riutilizzo di siti industriali dismessi, e così si finisce per consumare altro suolo per le nuove attività. Per evitarlo occorrerebbero agevolazioni che permettano di accelerare sia la bonifica dei suoli che il loro riutilizzo in operazioni di rigenerazione urbana».
Poi c’è l’utilizzo intensivo del suolo con finalità agricole che può portare a perdita di sostanza organica, un fenomeno di impoverimento progressivo che, nelle regioni a clima più caldo, è l’anticamera della desertificazione. La soluzione sono «Buone pratiche agricole, a partire dall’agricoltura biologica e dallo sviluppo della produzione e dell’uso di compost di qualità sui suoli agricoli, possono fermare o addirittura invertire la perdita di sostanza organica dei suoli coltivati. La conservazione della sostanza organica nel suolo è infatti il secondo grande tema del progetto Soil4life. Una sfida importante è dunque garantire che le future generazioni possano continuare a disporre di suoli fertili perché ricchi di sostanza organica».
Intervenedo al convegno, capo unità LIFE ambiente CINEA della Commissione europea, Angelo Salsi, ha detto che «“Fa piacere vedere come grazie a soil4life il partenariato sia riuscito a migliorare la governance e le policies in materia di suolo Uno degli obiettivi del programma Life, che quest’anno compie 30 anni, è proprio quello di rafforzare la legislazione e le politiche in campo ambientale a livello locale, nazionale ed europeo. In questi 30 anni grazie a centinaia di progetti siamo riusciti a ottenere risultati straordinari rendendo più efficaci le normative in materia di ambiente, clima, natura e biodiversità».
Le attività di Soil4Life hanno valicato i confini nazionali grazie alla collaborazione dei partner francesi di CCIVS e croati di Green Istria. Un gruppo di giovani è stato selezionato per formare il team dei Soil Ambassador i quali, dopo aver partecipato ad un training internazionale sulla protezione e la gestione del suolo, hanno elaborato il Manifesto per il Suolo: un documento in cui vengono avanzate una serie di richieste ai decisori politici europei per spingerli ad attivarsi per la tutela di una risorsa preziosa per la vita sul pianeta. Il Manifesto per il Suolo è stato tradotto in 12 lingue e pochi giorni fa, nel corso di una conferenza online, è stato presentato all’Unesco, Fao e Ue.
La città di Roma e la regione Lombardia sono state al centro del progetto Soil4Life come aree scelte per svolgere attività di ricerca scientifica e monitoraggio dei suoli. Grazie ai partner ISPRA, Politecnico di Milano e Roma Capitale conosciamo meglio il suolo del territorio romano: dopo una raccolta dati è stata elaborata la Carta della Permeabilità di Roma Capitale a cui seguirà la presentazione di un Piano, già elaborato e solo da approvare, da parte dell’amministrazione capitolina. La scelta di concentrarsi su Roma e Milano non è casuale. Infatti, tra il 2006 e il 2020 sia nell’area metropolitana di Milano sia nel Comune di Roma sono stati consumati oltre 2mila ettari di territorio. Per rendere l’idea della portata del fenomeno basti pensare che a Roma e a Milano il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo non si è arrestata nemmeno in periodo di pandemia: tra il 2019 e il 2020 nell’area milanese sono andati persi oltre 123 ettari mentre nella Capitale si è arrivati a quota 93,54 ettari di suolo.
Tutti i numeri di Soil4life: 15 regioni hanno aderito alla Carta nazionale dei principi sull’uso sostenibile del suolo • 15 Osservatori sul consumo di suolo istituiti • 10.000 agricoltori raggiunti dalle attività di informazione e sensibilizzazione • 884 agricoltori formati • 7800 professionisti dell’area tecnica che hanno partecipato alle attività di formazione • 7 ordini e collegi professionali coinvolti • 3328 professionisti dell’area tecnica hanno adottato le linee guide volontarie • 45 partecipanti al forum per la gestione sostenibile del suolo • 151 docenti hanno partecipato al percorso formativo sui temi del suolo • 1400 studenti coinvolti • 717 partecipanti agli eventi previsti dalla campagna di advocacy • 33 organizzazioni europee coinvolte nelle attività di advocacy • 794 partecipanti alle conferenze divulgative multicanale • 1 carta della permeabilità di Roma Capitale • 1 piano per la permeabilità dei suoli per Roma Capitale • 1 ufficio speciale tutela suolo costituito a Roma Capitale • 4 aziende agricole coinvolte in via sperimentale in Lombardia • 8 carte tematiche realizzate • 23 organizzazioni europee di volontariato coinvolte • 9 micro-campagne informative su scale globale realizzate in altrettanti paesi • 1 “Manifesto per il Suolo” realizzato dai giovani e tradotto in 10 lingue • 22 progetti coinvolti nelle attività di networking • 2 milioni di persone raggiunte dalle attività di media relations • 120.000 persone raggiunte attraverso sito web e social media
Indagini e report realizzati: Carta nazionale dei principi sull’uso sostenibile del suolo • Libro bianco sulla gestione sostenibile del suolo • Linee guida volontarie per la gestione sostenibile del suolo per gli agricoltori • Linee guida volontarie per l’uso sostenibile del suolo per i professionisti dell’area tecnica • Kit didattico per le scuole • Carta della permeabilità della copertura del suolo di Roma • Carta della permeabilità del suolo di Roma • Carta della permeabilità del bed rock di Roma • Manuale sulle buone pratiche di gestione dei suoli agricoli • Rapporto sull’uso delle matrici organiche in Lombardia • Modello di piano integrato di gestione dei suoli aziendali • Rapporto per la valutazione tecnico economica degli aspetti legati all’applicazione di tecnologie per la valorizzazione delle matrici organiche in agricoltura • Raccomandazioni sull’uso delle matrici organiche di origine extra agricola.
L’articolo Suolo: urge un’alleanza europea per la tutela di una risorsa fondamentale per la vita sul Pianeta sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.