Fare una corretta raccolta differenziata è uno dei passi essenziali per ridurre il nostro impatto ambientale, ma alcuni materiali, come la carta da forno biodegradabile, possono confondere e farci dubitare su come gestirli, e dal dubbio possono derivare degli errori,
La carta da forno: tradizionale, biodegradabile e compostabile
La carta da forno tradizionale è trattata con siliconi e altre sostanze per renderla resistente al calore e non appiccicosa, questo trattamento rende difficile il suo riciclo, motivo per cui va sempre conferita nell’indifferenziato. Ma cosa succede quando troviamo sul mercato varianti etichettate come “biodegradabili” o “compostabili”?
Biodegradabile vs. Compostabile
Il termine “biodegradabile” indica che il materiale si decompone naturalmente grazie all’azione di microrganismi, ma non sempre in tempi rapidi e in condizioni standard. “Compostabile”, invece, significa che il materiale può trasformarsi in compost in un lasso di tempo breve e in condizioni di compostaggio industriale, senza lasciare residui tossici.
Dove smaltire quindi la carta da forno biodegradabile?
Se la carta da forno è etichettata come biodegradabile ma non compostabile, Comieco, il consorzio di riciclo della carta, raccomanda di conferirla nell’indifferenziato. Il motivo? Anche se biodegradabile, questo tipo di carta spesso non soddisfa le caratteristiche per essere accettata negli impianti di compostaggio e non può essere riciclata con la carta comune a causa del trattamento a cui è stata sottoposta per resistere al calore.
E se fosse compostabile?
La carta da forno compostabile è una variante più recente e viene prodotta appositamente per potersi decomporsi nel contenitore dell’umido o dei rifiuti organici. In questo caso, assicurati che sia presente la certificazione di compostabilità (come la EN 13432) sull’etichetta: ciò garantisce che la carta può essere conferita nell’organico, dove sarà smaltita come rifiuto biodegradabile che si trasformerà in compost.
Controlla l’etichetta per fare la scelta giusta
Conoscere la differenza tra biodegradabile e compostabile è importante, ma leggere l’etichetta ambientale è essenziale per smaltire correttamente ogni prodotto. A partire dal 2023, l’etichettatura ambientale dei prodotti è obbligatoria e indica in modo chiaro come conferire ogni tipo di rifiuto.
Alternative più ecologiche per la cottura
Se desideri ridurre ulteriormente i rifiuti, considera le alternative riutilizzabili come i tappetini in silicone o le pirofile antiaderenti che non richiedono l’uso della carta da forno, cucinerai i tuoi piatti in modo sano ma non producendo rifiuti.
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