Con l’arrivo dell’estate la convivenza tra coinquilini può farsi sempre più difficile, specie se uno di questi è un frigorifero troppo smart che ci ricorda in modo pedante le buone pratiche che aiutano a risparmiare acqua ed energia. In questa nuova puntata di “Circolare Conviene”, la web sitcom lanciata dal magazine EconomiaCircolare.com, in collaborazione con GreenFactor.it, la giornalista ambientale Letizia Palmisano si trova a fare i conti con i consigli non richiesti del suo frigorifero – cui presta la voce il giornalista di EconomiaCircolare.com Alessandro Coltré – in merito ad un lavaggio in lavatrice.

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Le piccole regole di un buon lavaggio

D’altronde, in un gesto semplice come quello di lavare solo una maglietta in lavatrice c’è una conseguenza ambientale notevole: uno spreco d’acqua, certo, ma anche dell’energia necessaria per raggiungere la temperatura e per la meccanica del lavaggio, senza dimenticare il detersivo, probabilmente contenuto in un flacone di plastica, che avremmo potuto ottimizzare inserendo più capi.

Ma allora quali sono i piccoli accorgimenti che possiamo prendere per rendere i nostri lavaggi più sostenibili? 

Per prima cosa il lavaggio in lavatrice è opportuno che avvenga solo a pieno carico: basta attendere di avere abbastanza panni da lavare. Se magari necessitiamo in maniera impellente di lavare un solo capo possiamo optare per un lavaggio a mano: secondo uno studio sarebbe anche la soluzione che rilascia meno microplastiche rispetto al lavaggio in lavatrice.  Ogni anno circa 2 milioni di tonnellate di microfibre vengono rilasciate nell’oceano da varie fonti, di cui 700.000 microfibre provenienti da ogni capo di abbigliamento attraverso il lavaggio domestico. In quest’ottica, oltre a scegliere al momento dell’acquisto fibre naturali, come lana e cotone, si può valutare quando è davvero il momento di lavare il nostro capo, o quando è sufficiente metterlo all’aria.

È  bene ricordare, però, che utilizzare una lavatrice con una alta classe energetica permette di risparmiare più acqua rispetto al lavaggio a mano.

Un ulteriore risparmio di acqua ed energia è dato anche dall’uso di programmi a basso consumo o eco-friendly. Contro lo sporco persistente, si può inoltre valutare di sostituire un lavaggio ad alte temperature con una fase di ammollo.

Infine, per l’asciugatura dei panni è sempre più in voga l’asciugatrice: un risparmio di tempo ma non di energia o di rifiuti, sarà infatti un RAEE da smaltire una volta arrivato a fine vita dunque, laddove è possibile, l’asciugatura all’aria è sempre preferibile. Se non abbiamo un balcone e abbiamo poco spazio in casa, esistono diverse soluzioni, come quelle degli stendini verticali che utilizzano lo spazio in altezza per creare più ripiani di asciugatura.

Le alternative a pratiche poco furbe, anche dal punto di vista economico, insomma, esistono già: non resta che dedicarsi a curare la nostra casa in modo più attento e consapevole, con un occhio alla sostenibilità.

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