Il 62% dei cileni ha rifiutato il nuovo testo, in preparazione dal 2020 dopo le imponenti proteste di piazza dell’anno prima che avevano tra l’altro costretto a spostare la COP25 da Santiago a Madrid. Tutto da rifare il processo costituente, che aveva disegnato uno stato “ecologico”. E voleva cancellare lo strapotere dell’industria mineraria sull’acqua

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