La Community Valore Acqua per l’Italia, della quale sono partner A2A, Acea, Acquedotto Pugliese, Celli Group, Hera, Intesa Sanpaolo, Iren, MM, Smat, ANBI  –  Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e tutela del territorio  e acque irrigue, Engineering, Schneider Electric, Suez, AcegasApsAmga, AlfaVarese, Barchemicals, Brianzacque, CITL – Consorzio Idrico Terre di Lavoro, Crédit Agricole – Friuladria, CVA – Compagnia Valdostana Acque, Fisia Italimpianti, Irritec, IWS   –   Integrated   Watercare   Solutions, Livenza Tagliamento Acque, Maddalena, Padania Acque, RDR, SIT e SOTECO,  ha organizzato un incontro con l’ingegner Abdullah Ibrahim Al-Abdul-karim, governatore della Saline Water Conversion Cooperation (SWCC)  dell’Arabia saudita, che ha fatto tappa in Italia appositamente per questa discussione di alto profilo.

L’incontro si è trasformato in un  dialogo con i partner della Community Valore Acqua per l’Italia  e i numerosi stakeholder coinvolti durante il percorso di lavoro della Community ideata e organizzata da The European House – Ambrosetti, che sottolinea che si tratta di «Una conferma della forte valenza internazionale della Community, sempre più capace di proporsi come tavolo di confronto costruttivo e permanente sul valore della risorsa acqua e sulle questioni aperte per una sua gestione efficiente e consapevole».

Così, I protagonisti della filiera estesa dell’acqua in Italia hanno avuto l’occasione di conoscere il caso della desalinizzazione dell’acqua di mare in Arabia Saudita, della quale si occupa la SWCC. L’istituzione governativa guidata da Al-Abdul-karim  è il più grande produttore di acqua desalinizzata al mondo, con 33 impianti e altri 6 megaprogetti in costruzione, che forniscono acqua  a 34 milioni di persone in quella che è l’economia a più rapida crescita del mondo. Al-Abdul-karim ha annunciato durante l’incontro che la SWCC  non sarà più un’agenzia governativa a  diventerà una Water Solutions Company «Con un mandato molto più ampio, che abbraccia l’intera  catena del valore dell’acqua e senza limitazioni geografiche, ossia guardando ai mercati idrici globali».

La  SWCC promuoverà anche  l’innovazione nel mercato attraverso la desalinizzazione  sostenibile alimentata a energia rinnovabile, zero carbonio, con consuno energetico ridotto, estrazione della salamoia, scarico liquido zero, nanotecnologie, utilizzo di grafene, Intelligenza artificiale, e stampa 3D, ecc.  e «Una drastica riduzione dei prezzi che consenta lo sviluppo di nuovi mercati della desalinizzazione nei Paesi che devono affrontare la scarsità di acqua».

All’expertise di SWCC guarda con grande interesse la Community Valore Acqua per l’Italia, che ha  impresso un’accelerazione ai lavori per «Individuare soluzioni e partnership di livello mondiale in grado di affrontare la crisi idrica ormai sistemica in Italia».

L’Arabia Saudita è il più grande Paese al mondo senza acqua di superficie a fronte di uno dei più alti tassi di consumo idrico globale (263 litri il consumo pro capite nel  2019). Per risolvere il problema dell’approvvigionamento, il Regno ha individuato la soluzione nell’acqua dissalata fin dagli anni ’50  e oggi produce dalla dissalazione 5,2 milioni di m3 al giorno di acqua (6% dell’intera produzione mondiale), ricavando nel 2019 il 60% dell’acqua per il consumo da questo processo.

Per questo l’Arabia saudita è  un interlocutore di interesse primario con il quale la Community Community Valore Acqua per l’Italia  ha avviato contatti molto promettenti, «Soprattutto dopo l’avvio della sperimentazione di nuove tecnologie in grado di contenere le problematiche di dispendio energetico ed economico connesse ai processi di desalinizzazione».

L’articolo L’acqua dissalata sostenibile contro la crisi idrica sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.