L’Autorità nazionale di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha destinato 12 milioni di euro di premialità ai gestori toscani dell’acqua, per l’elevata qualità del servizio erogato ai cittadini.
La decisione è arrivata con la delibera 477/2023/R/idr, volta alla Applicazione del meccanismo incentivante della regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato (Rqti) per le annualità 2020-2021, attraverso la quale l’Arera ha assegnato premi e multe a tutti i gestori italiani.
«Da Arera è arrivata una notizia molto positiva – spiega il direttore di dell’Autorità idrica toscana, Alessandro Mazzei (nella foto, ndr) – Siamo senz’altro soddisfatti delle risorse economiche assegnate ai gestori per la buona qualità dei propri servizi, anche frutto dei consistenti investimenti realizzati in questi anni. Questo risultato è particolarmente importante perché negli ultimi anni ci siamo molto impegnati a migliorare le nostre reti e i nostri impianti, con un’evidente riduzione delle perdite idriche e delle interruzioni del servizio, anche in presenza di periodi particolarmente siccitosi. Queste premialità ci incoraggiano a proseguire sulla strada intrapresa».
Più nel dettaglio, Arera ha stabilito per il gestore del servizio idrico nell’area metropolitana fiorentina (Publiacqua) un premio di 937mila euro e nessuna penalità; neanche per il gestore del basso Valdarno (Acque) ci sono penalità, mentre la premialità arriva a 4,6 mln di euro; per Nuove acque sono invece in arrivo 825mila euro, mentre all’Acquedotto del Fiora – a fronte di una penalità da 15mila euro – è stabilito un premio di oltre 3 mln di euro.
«Siamo molto soddisfatti di questo risultato – commenta l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni – la competenza dell’Autorità idrica toscana (Ait) e il buon dell’operato dei gestori del servizio idrico integrato hanno portato a questo ottimo risultato. Risorse provenienti da Arera che, insieme ai progetti del Pnrr già finanziati, mostrano l’alto livello di qualità del servizio idrico in Toscana».
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha infatti già assicurato, ai gestori idrici associati a Cispel Confservizi Toscana e coordinati dall’Ait, risorse per 250 milioni di euro: tutti e dieci i progetti proposti dal territorio sono stati finanziati.
Si tratta di un flusso di risorse che migliorerà ulteriormente la capacità di investimento sul servizio idrico, in una Regione come la Toscana che già vede il miglior dato di spesa per investimento procapite in Italia (oltre 80 euro abitante anno, contro una media nazionale di 62), riducendo quindi l’impatto tariffario degli investimenti.
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