Publiacqua è tra le utility in prima linea per gestire l’emergenza alluvione che ha travolto la Toscana tra il 2 e il 3 novembre, e da ieri sono iniziati i primi interventi per la raccolta dei fanghi presenti non solo sul territorio ma anche nelle case dei cittadini.

Le operazioni sono partite dai Comuni più colpiti – Campi Bisenzio, Prato, Montemurlo – e nei prossimi giorni arriveranno anche a Cantagallo, Carmignano, Montale, Poggio a Caiano e Quarrata.

«Personalmente non ho visto perdere tempo da parte di nessuno, sia in Publiacqua – sottolinea il presidente, Nicola Perini – che nelle istituzioni e negli enti impegnati a gestire una situazione straordinaria. Fin dalla notte tra il 2 ed il 3 novembre le squadre operative di Publiacqua si sono adoperate per affrontare le criticità che l’alluvione determinava. Criticità che sono state superate nei giorni seguenti, la maggior parte nelle 48 ore susseguenti all’alluvione, con l’attivazione di interventi emergenziali per ripristinare un servizio messo in crisi dalle numerose frane che hanno compromesso alcune fonti sul territorio e danneggiato le condotte. Dalla giornata di lunedì ci siamo assunti un servizio, quello di recupero dei sedimenti, che non è proprio dell’azienda e che determina responsabilità civili e penali».

Ancora prima di aver ricevuto l’ordinanza della Regione Toscana con la quale Publiacqua è stata incaricata del servizio, la partecipata pubblica aveva già contattato i responsabili del consorzio Csa che coordina circa 50 aziende del settore spurghi; sono 18 quelle subito contrattualizzate per il servizio di raccolta fanghi civili, grazie alle quali sono arrivate 24 squadre dotate di altrettanti automezzi. Altre arriveranno, per un’operazione che dal punto di vista economico pesa per 160 euro l’ora. Ma il costo non verrà addebitato alla popolazione colpita dall’alluvione.

«Il servizio è gratuito e non dovrà essere corrisposto alcun compenso – spiegano da Publiacqua –
A conclusione dell’intervento sarà invece richiesto la firma di un verbale utile a garantire l’avvenuto svolgimento del servizio».

Per evitare truffe, i mezzi e gli operatori incaricati da Publiacqua del servizio saranno dotati di un pannello di riconoscimento e saranno accompagnati da squadre di volontari che gli saranno di supporto.

«In poche ore – argomenta Perini – abbiamo organizzato il servizio contrattualizzando le aziende aderenti al consorzio Csa, che hanno aderito allo svolgimento delle attività. Ci siamo coordinati con gli enti per ricevere le priorità sul territorio e individuare i luoghi di scarico dei sedimenti. In particolare quest’ultima è un’attività delicata. I fanghi che saranno recuperati dalle abitazioni saranno infatti reimmessi in ambiente ed è necessario quindi individuare aree che garantiscano la salvaguardia dello stesso».

Il servizio è infatti finalizzato a recuperare fanghi e acqua non inquinata. Nel caso in cui ci fossero state dispersioni inquinanti (quali idrocarburi, ecc) il servizio non potrà essere effettuato; allo stesso modo, i sedimenti non dovranno contenere materiale frammisto non recuperabile quali plastiche, stracci, carta, bottiglie, ecc.

Publiacqua informerà i cittadini interessati dall’intervento a partire dalle ore 18.30 del giorno precedente l’intervento tramite telefonate ai numeri fissi e sms al cellulare (qui il form per essere inseriti nell’elenco “Ti chiamiamo noi”). Allo stesso tempo sul sito dell’utility saranno indicate le strade che ciascun Comune ha segnalato per il servizio.

Sono inoltre già attivi tre contatti telefonici (3358219466; 3358128419; 3386050094) a cui i cittadini possono riferirsi in orario 09.00 – 19.00 nel caso in cui non trovassero la propria via sull’elenco pubblicato sul sito di Publiacqua o volessero informazioni aggiuntive.
È iniziata intanto, già domenica, l’attività di pulizia delle caditoie nelle strade che sono già sgombre da rifiuti e da fango; per questa attività sono al momento operative sul campo 6 squadre. Infine, Publiacqua sta attivando ulteriori contratti in urgenza con ditte specializzate per la pulizia in profondità delle fognature.

«Ricordiamo però – evidenziano dalla società – che la pulizia delle fognature e caditoie non potrà essere eseguita con le strade ancora ingombre di fango e rifiuti».

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