A quindici giorni dall’alluvione che ha devastato la Toscana centrale, lasciandosi alle spalle circa 100mila tonnellate di rifiuti, circa un quinto – ovvero più di 20mila tonnellate – di materiali alluvionati sono stati portati via dalle strade.

Si tratta di una montagna di rifiuti domestici, tra ingombranti e indifferenziati di ogni genere, ma anche rifiuti elettrici ed elettronici e materiali pericolosi, accumulati in diversi Comuni nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. A questo impegno, il gestore unico dei servizi d’igiene urbana sul territorio – ovvero Alia – si aggiunge adesso anche la rimozione dei rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche come le imprese, accumulati nei piazzali e lungo le strade nei vari siti produttivi e artigianali delle zone colpite dall’emergenza.

Infatti Alia, sulla base dell’ordinanza commissariale n. 93 del 10 novembre, è stata individuata come soggetto attuatore della gestione di questo genere di rifiuti.

Per la loro rimozione, a partire da oggi le imprese possono contattare il call center di Alia ai numeri 800.888333 da rete fissa, 199.105105 da rete mobile e 0571.1969333 da rete fissa e mobile, per ricevere le istruzioni sulle modalità di attivazione del servizio. Il call center spiegherà agli utenti i successivi step della procedura, inviando loro un link tramite il quale sarà possibile scaricare l’apposita modulistica da compilare e restituire firmata.

A partire da lunedì 20 novembre, oltre a questo canale, sarà disponibile una modalità di comunicazione digital self-service attraverso il sito web di Alia all’indirizzo www.aliaserviziambientali.it.

Da Alia raccomandano di mantenere i materiali, ove possibile, all’interno dell’area aziendale separando i rifiuti simili agli urbani (come mobilia e imballaggi) dai rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) e dai rifiuti generati dall’evento alluvionale. Quest’ultima categoria comprende tutto il materiale che, in conseguenza dell’evento, ha acquisito la natura giuridica di rifiuto perché interessato da acqua, fanghi e detriti che ne hanno alterato la natura originaria tale da determinare l’obbligo di disfarsene. Sono esclusi, invece, da questa gestione i materiali che erano già, o comunque sarebbero stati, classificati come rifiuti al momento dell’alluvionale.

La società informa dunque che non potrà dunque provvedere alla gestione degli scarti di lavorazione e di altri rifiuti generati in qualsiasi fase del processo produttivo o artigianale, né alla gestione di rifiuti già presenti nei registri di carico e scarico dell’impresa, anche se interessati dall’evento alluvionale.

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