La questione del rigassificatore è ad un punto decisivo e l’impianto avrà le autorizzazioni seppur con probabili prescrizioni su aspetti ambientali e di sicurezza. Il dibattito che abbiamo alle spalle ha lasciato tracce divisive nella comunità, al punto che ci fa pensare che il NO al rigassificatore, così per come è stato espresso, stia facendo più male del rigassificatore stesso. Troppe volte il dibattito è uscito dal confronto democratico facendo venir meno un presupposto fondamentale della convivenza che è quello di garantire la diversità opinioni. Per ASinistra è un valore da difendere, sempre.
Adesso è urgente rimediare agli errori commessi da questa Amministrazione perché ha messo la città di Piombino in un ruolo marginale nel quadro istituzionale. Il Sindaco è riuscito nella non facile impresa di non far contare nulla la città nell’opporsi al rigassificatore e di non contare nulla nel suo stesso partito che invece si è espresso favorevolmente all’impianto.
Partecipare ai tavoli istituzionali con ruolo propositivo e non oppositivo significa svolgere un dovere per chi amministra la città. Occuparsi delle compensazioni per il territorio, in un confronto tra istituzioni, e invece la normalità che serve a cogliere le opportunità per ottenere vantaggi per la città. E’ stato inutile rifiutarsi di discutere con i vari enti coinvolti nel progetto e con Snam, e ciò ha fatto perdere alla città di Piombino del prezioso potere contrattuale. Adesso è imprescindibile che si recuperi la credibilità istituzionale perduta, pensando all’interesse generale invece che alla propria immagine. L’Amministrazione siederà in un posto scomodo al tavolo delle trattative con soggetti che, nel migliore dei casi, ha snobbato, e, in altri, ha fatto oggetto di accuse di ogni tipo.
Questo stile del Sindaco non porta vantaggi alla città. Nel 2024 ci saranno le prossime elezioni amministrative e ci allarma quanto ancora si aggraveranno i problemi della comunità a causa dell’inadeguatezza dell’Amministrazione. Il lavoro è la vera urgenza, ma è chiaro che non sta nell’agenda di questo Sindaco.
Adesso la trattativa per le compensazioni deve essere un processo rapido ma coinvolgente di tutte le rappresentanze delle categorie produttive, dei lavoratori e del mondo associativo. ASinistra non considera contrattabili interventi già finanziati come, ad esempio il primo lotto della 398 e la Messa in Sicurezza ambientale delle aree industriali. Evidenziamo solo alcune delle necessità da portate al tavolo delle compensazioni: 1) Stabilire il perimetro oggetto delle misure compensative. Proponiamo che sia il Sistema Locale del Lavoro di Piombino e delle aree limitrofe che nel 2013 è stato dichiarato “Area di crisi industriale complessa” 2) Ottenere agevolazioni sul costo del gas. Ciò è possibile perché già nel 2011 le istituzioni ottennero questo tipo di compensazione per la realizzazione del gasdotto Galsi che non fu poi costruito 3) Definire nuovi strumenti attuativi per realizzare gli interventi di bonifica già finanziati visto che la Regione, titolare dell’intervento, non riesce a fare passi avanti. Occorre una struttura operativa sul territorio 4) La realizzazione e gestione del rigassificatore dovrà coinvolgere le imprese locali anche attraverso forme incentivanti già introdotte in precedenti Accordi di Programma
Le sfide del presente ci pongono di fronte ad un drammatico bivio; da una parte si aprono nuove opportunità in un orizzonte di speranza, e, dall’altra, si sta già palesando uno scenario inquietante per il nostro territorio fatto di un irreversibile impoverimento economico e di disgregazione sociale dagli esiti imprevedibili.
di Associazione ASinistra
L’articolo ASinistra: il rigassificatore e il fallimento dell’Amministrazione comunale di Piombino sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.