La mattina del 7 febbraio, il cadavere radioattivo della centrale nucleare di Fukushima Daiichi ha riservato l’ennesima brutta sorpresa: la radiotelevisione pubblica giapponese NHK ha rivelato che «E’ stato scoperto che acqua contenente materiali radioattivi fuoriusciva dal condotto di scarico di un edificio che ospita apparecchiature per la depurazione dell’acqua contaminata, formando una pozza».
La Tokyo Electict Power Company (TEPCO) che gestisce l’infinita e costosissima dismissione della centrale nucleare c dopo il disastro dell’11 marzo 2011, ha dichiarato che «Subito dopo le 8:50 del 7, i lavoratori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi hanno scoperto perdite d’acqua all’esterno dal condotto di scarico di un edificio che ospita un sistema di purificazione che rimuove i materiali radioattivi dall’acqua contaminata. l’acqua fuoriuscita era acqua contenente materiali radioattivi, fuoriuscita quando l’acqua contaminata rimasta all’interno dei tubi è stata eliminata durante l’ispezione delle apparecchiature e una valvola che avrebbe dovuto essere chiusa era aperta, diventando la porta di scarico. Quando il flusso d’acqua all’interno del dispositivo è stato interrotto, la perdita si è interrotta, ma sulla piastra di ferro posta all’esterno dell’edificio si era formata una pozza d’acqua di circa 4 metri quadrati e profonda 1 mm»..
Una prima stima parlava di una fuoriuscita di 5 tonnellate di acqua radioattiva, poi portate a 5,5 e la TEPCO afferma che «Al momento non è stato confermato alcun impatto esterno della centrale nucleare, ma poiché esiste la possibilità che l’acqua fuoriuscita sia penetrata nel terreno del sito, l’area è stata isolata e l’acqua fuoriuscita è stata rimossa. Stiamo progettando di raccogliere il terreno. Quando l’attrezzatura è stata ispezionata e l’acqua contaminata rimasta all’interno è stata eliminata, una valvola che avrebbe dovuto essere chiusa era aperta e sembra che fosse fuoriuscita dalla porta di scarico. La perdita si è interrotta quando è stato interrotto il flusso d’acqua all’interno del dispositivo, ma TEPCO stima che siano fuoriuscite circa 5,5 tonnellate».
La perdita d’acqua è stata trovata dal punto di scarico di un sistema di purificazione e la NHK scrive: «Si stima che l’acqua fuoriuscita contenesse circa 22 miliardi di becquerel di sostanze radioattive che emettono raggi gamma, come il cesio-137, superando di gran lunga lo standard nazionale di 100 milioni di becquerel».
Dopo il disastro nucleare di Fukushima del 2011, tutte le centrali nucleari del Giappone erano state temporaneamente chiuse per ispezioni volte a soddisfare standard più severi per quello che fino alla tragedia era considerato il nucleare più sicuro del mondo. Il governo giapponese vuole riavviare tutte le centrali nucleari ma, a differenza dell’Europa – e dell’Italia – dove Fukushima sembra diventata un lieve incidente di un lontanissimo passato e si spinge per un malpensato rinascimento nucleare (naturalmente il più sicuro del mondo…) i giapponesi non si sono dimenticati la tragedia nucleare e i suoi infiniti costi umani, sociali ed economici e la riapertura delle centrali trova la forte opposizione di un’opinione pubblica nella quale è fortemente cresciuto un “sentimento anti-nucleare”. Finora sono stati riavviati solo 12 dei 33 reattori nucleari operativi al tempo della tragedia di Fukushima Daiichi.
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