I centri estivi sono organizzazioni che offrono programmi estivi a bambini e adolescenti generalmente nel periodo tra giugno e settembre (di solito con la sospensione nel mese di agosto). Quando le scuole chiudono per molti è infatti difficile trovare attività da far fare ai propri figli e spesso vi è anche il problema a chi lasciarli. Così organizzazioni no-profit, associazioni, ma anche enti pubblici e privati stilano programmi e attività di ogni tipo.
I centri estivi possono essere poliedrici oppure specializzati su alcune peculiarità. Pensiamo a quelli sportivi, a quelli dedicati al teatro, alla musica o a quelli che sono centri ricreativi e polivalenti. Ciò che però accomuna tutte le tipologie è che il divertimento e la socializzazione sono ingredienti fondamentali.
Data la grande varietà, ne esistono alcuni il cui focus è la sostenibilità e che magari portano avanti laboratori e corsi specifici sui temi dell’economia circolare? La risposta è sì. Noi ve ne suggeriamo alcuni, voi se ne conoscete altri, segnalateceli per le future guide!
Legambiente: vacanza e cittadinanza attiva
Legambiente propone un catalogo sconfinato di quello che potremmo definire ecoturismo attivo, grazie anche a partnership estere. Vi sono campi di volontariato per giovanissimi, per adulti e per famiglie.
Diverse le proposte del Cigno Verde, la maggior parte per il periodo che va da giugno a settembre. Un modo diverso per vivere l’estate, dando il proprio contributo alla “salvaguardia del territorio, all’insegna della giustizia sociale e climatica, della tutela di ambiente, paesaggio e biodiversità”.
Molti dei progetti sono dedicati alla raccolta e catalogazione dei rifiuti spiaggiati secondo il protocollo europeo del Beach Litter, ad attività di citizen science, a laboratori legati al mondo dell’energia rinnovabile e dell’economia circolare. Ci si potrà altrimenti occupare di ricreare la sentieristica nei boschi, sorvegliare e proteggere nidi di tartaruga, portare avanti buone pratiche sull’antincendio boschivo e sulle dinamiche naturali e antropiche del sistema costiero.
Peraltro, siccome lo spirito dei campi è anche quello della valorizzazione del territorio, spesso le attività vengono svolte in luoghi lontani dai circuiti turistici, come piccoli borghi che conservano ancora tutta la loro autenticità o addirittura inaccessibili, come aree marine protette a cui non si può arrivare se non con specifiche autorizzazioni.
Non solo attività nelle diverse regioni italiane. Legambiente propone centinaia di campi anche all’estero, grazie alla collaborazione con altre organizzazioni di volontariato: in Europa, ma anche in Asia, America centrale e meridionale e in Africa.
Per chi ama la natura
Per chi ama la natura l’altra possibile scelta è quella dei campi estivi nelle Oasi WWF e nelle aree protette dove l’associazione del panda organizza i campi: “al mare o in montagna, in sella a un cavallo o con le pinne ai piedi. In bici, in barca a vela, con gli scarponi o la canoa”, ce n’è veramente per tutti i gusti per chi voglia partire all’avventura per approfondire la conoscenza e la gioia di vivere immersi nella natura.
Campi estivi circolari 2023
Oltre alle grandi realtà ce ne sono tante locali che si spendono per mettere letteralmente in campo attività per bambini e ragazzi ispirandosi ai valori della sostenibilità e aprendo anche a laboratori circolari. Elencarli tutti non è possibile ma ne prendiamo qualcuno ad esempio.
L’APS Tavola Rotonda e il circolo Legambiente Mondi Possibili organizzano 3 settimane nella struttura Il Casone situato ad Anticoli Corrado nel Lazio per far vivere ai giovani un’avventura dove sperimentare pratiche legate all’ambientalismo scientifico, alla cittadinanza attiva e all’economia circolare. Tutto questo permette di scoprire la natura, il territorio e di divertirsi con laboratori di riciclo/riuso, upcycling, risparmio idrico ed energetico, autoproduzione e attività ludico-ricreative.
A Saronno il campo ecologico Giovani in Campus rivolto agli adolescenti è giunto alla sedicesima edizione. I ragazzi lavorano in gruppo alla scoperta dei luoghi – le aree verdi – prendendosene cura, cimentandosi in piccole attività di manutenzione. Un bel modo di essere parte attiva della collettività.
Non lontano, a Cislago, si organizzano campus dalla medesima finalità attraverso il progetto CiStoaFareFatica (per saperne di più sulla rete nazionale, si può andare su questo link). Qui l’amministrazione comunale, in collaborazione con la cooperativa Lotta Contro L’emarginazione, propone un progetto di politiche giovanili Ci sto? Affare fatica, rivolto ai ragazzi e alle ragazze che desiderano mettersi in gioco, conoscere nuove persone e rendere il proprio territorio un posto migliore portando avanti lavori socialmente utili, piccole manutenzioni ed interventi di riqualificazione. Pensate che al termine del campus, a ciascun partecipante sarà erogato, a titolo simbolico, un buono fatica settimanale, del valore di 50 euro!
Sono 9 le settimane di centri estivi organizzati dall’associazione ReMida, a Calderara di Reno con un’unica tematica trasversale sugli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Come raccontato sul loro portale “partendo dall’obiettivo 4 “Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, nel corso degli incontri si inviteranno le bambine e i bambini a riflettere sui 17 obiettivi per condividere idee, esperienze e iniziative per diffonderne la conoscenza attraverso la reinterpretazione dei materiali di scarto aziendale, costruttori di cultura e promotori del diritto alla bellezza” (…) I bambini son già cittadini di oggi e hanno il diritto di essere coinvolti nella co-progettazione e acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza, conoscenza e competenza per lo sviluppo di stili di vita più sostenibili”. Una informazione molto utile (in particolar modo per i genitori) questo campus è aperto anche a fine agosto!
E per i più grandi?
Gli esempi portati fino ad ora sono rivolti per lo più a bambini, ragazzi o intere famiglie; eppure, le attività sono davvero tante anche per chi è fuori dall’adolescenza.
Un esempio è sicuramente il “Ritiro con vacanza esperienziale di Autoproduzione” che si tiene dal 22 al 29 Luglio presso la Fattoria dell’Autosufficienza a Bagno di Romagna (FC).
Come racconta Lucia Cuffaro che vi prenderà parte, il luogo è “un centro ecologico nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi” per una vera e propria vacanza all’insegna dell’ecologia, della crescita personale e della rigenerazione di sé in contatto con la natura. Si approfondirà la conoscenza di erbe e fiori spontanei, la fermentazione del cibo, l’autoproduzione (in cucina e nella produzione di saponi e detersivi) e tanto altro.
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