Due giorni fa il Consiglio regionale della Toscana ha adottato il Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati – Piano regionale dell’economia circolare, e oggi il Partito democratico (Pd) toscano ha tenuto una conferenza stampa per delineare la roadmap politica sul tema dei prossimi mesi.

Il Pd accompagnerà l’approvazione definitiva con due direzioni regionali – all’inizio e alla fine del percorso –, intervallate da quattro assemblee in altrettante aree della Toscana.

«La fase delle osservazioni che si apre adesso sarà decisiva per armonizzare il piano e il partito – dettaglia il segretario Pd regionale, Emiliano Fossi – accompagnerà il percorso che, in modo egregio, la Regione sta facendo, coinvolgendo tutti i territori. Partiremo con una direzione regionale nei prossimi giorni, poi terremo quattro assemblee nei territori e una direzione finale che tirerà le fila prima dell’approvazione del piano».

Si tratta dunque di un impegno politico serrato, contando che l’approvazione definitiva del Piano dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno, anche per garantire alla Toscana l’arrivo di importanti risorse europee per favorire lo sviluppo dell’economia circolare sul territorio.

«L’adozione è il frutto di un lavoro di squadra – argomenta nel merito l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni – Il centrodestra sostiene che abbiamo dato al piano una connotazione politica. È così e noi lo rivendichiamo: il Piano rappresenta la nostra idea di modello di sviluppo circolare dell’economia e di condivisione delle scelte. Siamo arrivati all’adozione dopo tanti confronti, cito soltanto le 80 audizioni fatte dalla Commissione competente. L’adozione apre adesso una nuova fase con le osservazioni. Auspichiamo di arrivare all’approvazione entro fine anno, perché agganciati all’approvazione ci sono 50 milioni di euro dell’Unione europea che ci consentiranno di far vivere centri di recupero, riuso e riparazione».

Dopo le fibrillazioni che hanno attraversato il Pd nelle ultime settimane, per quanto riguarda in particolare la disomogenea distribuzione tra i vari Ato dei progetti impiantistici in ipotesi, il partito alla guida della Toscana oggi mostra un profilo compatto e pronto a sciogliere le tensioni attraverso un confronto serrato all’interno dei territori direttamente interessati.

«I nostri territori – osserva nel merito Cristina Giachi, responsabile Ambiente del Pd toscano – hanno storie ed esigenze che devono trovare accoglienza. Starà a noi come partito e come consiglio offrire le occasioni di confronto necessarie per arrivare alle scelte migliori, lo abbiamo fatto fino ad oggi e continueremo a farlo andando nei territori e ricercando l’equilibrio necessario per arrivare all’approvazione tanto attesa».

Se la declinazione dell’evoluzione impiantistica sui territori sarà dunque definita nei prossimi mesi, gli obiettivi generali del Piano restano gli stessi: «Il piano è un ‘work in progress’, e porterà la Toscana a smaltire i propri rifiuti con impianti innovativi rispetto ai tradizionali inceneritori o termovalorizzatori – dichiara il presidente Eugenio Giani –, riducendo le discariche e portando a tariffe migliori rispetto agli aumenti che vengono generati nel momento in cui si vanno a smaltire i rifiuti fuori regione. Porteremo i conferimenti in discarica da oltre il 30% al 10%».

L’articolo Con l’approvazione del Piano rifiuti toscano entro l’anno, in arrivo dall’Ue 50 mln di euro sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.