Il nuovo rapporto Ecomafia, aggiornato da Legambiente coi dati del 2022 e presentato ieri alla Camera dei deputati, mostra un andamento dei reati contro l’ambiente censiti stabile da oltre un decennio, suggerendo la necessità di rivedere da cima a fondo la normativa di settore.

Un auspicio fatto proprio dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, intervenuto ieri alla presentazione: «È un dovere da parte del Governo e insieme una sfida per il Parlamento – dichiara Pichetto – fare il punto della situazione sulla legislazione ambientale. Bisogna mettere mano al Codice dell’ambiente, per vedere ciò che c’è e cosa manchi, ciò che è attuale e cosa no».

Il Codice dell’ambiente, o meglio il Testo unico ambientale, è rappresentato dal dlgs 152/2006: un testo dalla dimensioni ciclopiche, continuamente rimaneggiato nel più oscuro linguaggio burocratico, che contiene le principali normative italiane che regolano la disciplina ambientale nel suo complesso.

Già a gennaio Pichetto proponeva d’istituire una Commissione ministeriale per rivedere il Codice, ma da allora niente si è mosso in tal senso.

«Assumeremo un’iniziativa – promette adesso di nuovo il ministro – con una prima stesura da parte del ministero e con un percorso parlamentare, dove è fondamentale il contributo di tutti».

Sotto questo profilo il ministro ha messo in evidenza «l’evoluzione e la maturazione del nostro sistema», dovuto all’introduzione degli ecoreati nel codice penale (legge 68/2015), dei nuovi articoli della Costituzione 9 e 41, come del principio europeo del “Do no significant harm”.

«I decreti – osserva Pichetto – creano le condizioni, ma non bastano: serve prevenzione, controllo, educazione, in un contesto legislativo avanzato, coltivando una sensibilità forte a partire dalla conoscenza».

A partire dal tema dell’economia circolare: «Abbiamo certamente tanti nodi territoriali – conclude il ministro – nel ciclo integrato dei rifiuti siamo su un percorso buono, ma non nell’eccellenza. Dobbiamo imprimere una svolta».

L’articolo Contro l’ecomafia, il ministro Pichetto (ri)promette di «mettere mano» al Codice dell’ambiente sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.