I rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) rappresentano una delle più importanti miniere urbane a disposizione del Paese per alimentare l’economia circolare, ma la raccolta – passo propedeutico fondamentale all’avvio a riciclo – langue: l’Italia è ferma al 34,01% a fronte di un obiettivo europeo del 65%.
Per contribuire a migliorare questa performance, il Centro di coordinamento Raee ha pubblicato oggi la graduatoria coi vincitori del bando 2023 finalizzato a sostenere l’infrastrutturazione, lo sviluppo e l’adeguamento dei centri di raccolta, oltre alla realizzazione di progetti di micro raccolta e alla contestuale comunicazione territoriale.
«Cento Comuni – sintetizza il presidente del Centro, Alberto Canni Ferrari – si potranno avvalere in tempi rapidi dei fondi messi a disposizione dai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) con la convinzione che la raccolta in quei luoghi potrà avere un deciso impulso verso gli obiettivi europei».
A fronte di 195 candidature inviate sono stati infatti 100 i progetti ammessi, presentati da Comuni e società di gestione rifiuti, che potranno così attingere a risorse per quasi 4,3 mln di euro.
Il 17% di queste risorse saranno dedicate alla Misura A, ovvero per realizzare opere presso il centro di raccolta e/o per l’acquisto di beni per la sua operatività; il 35% (Misura B) per la realizzazione di nuovi centri di raccolta in Comuni in cui non ne risulti già uno iscritto al Cdc Raee; il 48% (Misura C) sarà infine destinata alla creazione di progetti di micro raccolta e contestuale comunicazione.
«Nel rispetto del principio di responsabilità estesa del produttore, anche quest’anno le aziende di apparecchiature elettriche ed elettroniche – commenta Carlo Samori, loro rappresentante presso Confindustria – sono accanto a Comuni e aziende della raccolta rifiuti mettendo loro a disposizione risorse economiche per migliorare in maniera continuativa e sistematica il sistema di gestione Raee. Quest’anno in particolare, gli investimenti sono stati incrementati in maniera significativa, a dimostrazione della volontà di favorire il miglioramento e l’implementazione costante dell’infrastrutturazione della raccolta, leva imprescindibile e strategica per raggiungere gli importanti target di raccolta previsti dall’Ue. I progetti di micro-raccolta, novità del 2023, sono finanziati con lo scopo di intercettare anche quei Raee più piccoli che spesso sfuggono a una gestione corretta».
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