Con delibera approvata ieri con 19 voti favorevoli, 5 astenuti e 2 contrari, il Consiglio comunale di Piombino ha votato a favore del progetto Multiutility della Toscana, che prevede la creazione un nuovo soggetto per la gestione dei servizi pubblici locali – acqua, energia, igiene urbana – attraverso la fusione per incorporazione in Alia delle partecipazioni detenute in Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, società partecipate dai Comuni delle province di Prato, Firenze e Pistoia.
Questo il perimetro iniziale del progetto, che punta ad espandersi anche alle altre aree toscane, se e quando saranno pronte al grande passo.
«Ci arriviamo con grande ritardo rispetto a quelle che sarebbero state le esigenze dei nostri territori, ma finalmente ci siamo: il Consiglio comunale di Prato compie il primo, importante passo per la nascita della Multiutility, quello della fusione – spiega il sindaco Matteo Biffoni – Nelle realtà dove sono arrivati prima di noi a creare multiutility di servizi, come Emilia Romagna o Lombardia per esempio, il sistema funziona meglio, ci sono investimenti maggiori e le bollette si possono ridurre».
L’operazione, che vede al momento il coinvolgimento di 67 Comuni della Toscana centrale, dà il via al processo di fusione per incorporazione con l’apertura di un procedimento di aumento di capitale destinato a terzi per favorire l’entrata di altri soggetti toscani esclusivamente pubblici nel progetto e, in un secondo momento, di aumento di capitale per la quotazione in borsa dell’azienda con il mantenimento di almeno il 51% nelle mani dei Comuni, che deterranno tali partecipazioni in una holding pubblica e che saranno quindi i registi della nuova società.
La decisione per la quotazione in Borsa, che ha creato numerose fibrillazioni anche in Consiglio comunale e resta per il momento uno scenario “eventuale”, sarà soggetta a un’ulteriore passaggio nei consigli comunali.
«Il Consiglio comunale di Prato ha dato ufficialmente la propria adesione al progetto di creazione della Multiutility toscana – commenta l’assessore Gabriele Bosi – Una decisione storica, che permetterà una necessaria riorganizzazione dei nostri servizi pubblici locali con l’obiettivo di realizzare più investimenti sul territorio, generare sviluppo economico e offrire servizi di qualità per i cittadini. Si tratta di un punto di partenza, a cui dovranno seguire nei prossimi mesi altri passaggi importanti. Intanto, il primo passo è stato compiuto e di questo siamo soddisfatti. Appena anche gli altri Comuni coinvolti avranno approvato le delibere, le assemblee dei soci e i consigli di amministrazione delle società coinvolte avvieranno la procedura per la creazione della holding».
L’obiettivo dichiarato è consolidare un settore industriale strategico quale quello dell’acqua, dell’igiene urbana e dell’energia, mantenendo in Toscana tutte le leve strategiche e decisionali sui processi industriali e le relative ricadute di natura economica e sociale.
Secondo le stime fornite, il primo nucleo di aggregazione costituisce un player integrato in grado di garantire già oggi investimenti per circa 171 mln di euro ed un patrimonio netto di 467 mln di euro, e con significative partecipazioni. Da qui si attende un raddoppio dei dividendi per i Comuni soci e della capacità d’investimento fino ad 1,5 miliardi di euro, con il conseguente incremento di occupazione diretta ed indiretta – si stimano in almeno 1.500 i nuovi posti di lavoro creati dalla nascita della Multiutility – e sviluppo delle filiere locali.
«Si tratta di un processo non più rimandabile, un progetto che è rimasto troppo a lungo nel cassetto della politica e che, anzi, arriva in ritardo – sottolinea ancora Biffoni – Però finalmente ci siamo e non era scontato. Grazie alla sinergia di quasi 70 Comuni il processo di creazione della nuova Multiutility permetterà al nostro territorio di rafforzarsi, dando ai cittadini e alle imprese migliori servizi e un’azienda forte e radicata sul territorio.
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