Per rendere più sostenibile l’industria dei trasporti non basta sostituire il motore alle auto – passando da quello a combustione interna a quello elettrico –, ma puntare sulla circolarità di tutto il mezzo intervenendo su progettazione, produzione e gestione del fine vita.

È quanto si propone di fare la Commissione Ue con una nuova proposta di regolamento, che punta a sostituire le attuali direttive europee in materia. L’obbiettivo è traguardare nuovi vantaggi sia ambientali (riducendo le emissioni di CO2 per 12,3 mln di ton entro il 2035, e valorizzando 5,4 mln di ton di materiali) sia socioeconomici (creando 22mila nuovi posti di lavoro).

«Nei prossimi anni saranno immessi sul mercato sempre più veicoli a zero emissioni, il che aumenterà la domanda di materie prime preziose. La nostra proposta odierna farà in modo di riciclare e riutilizzare il maggior numero possibile di questi materiali, dando nuova vita ai componenti delle nostre automobili e riducendo notevolmente l’impronta ambientale del nostro trasporto su strada», spiega Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green deal europeo.

In particolare, la Commissione prevede che il settore automobilistico diventerà il maggiore consumatore di materie prime critiche utilizzate nei magneti permanenti (per i motori elettrici), quando già oggi la produzione di veicoli è un’attività industriale tra le più dispendiose in termini di consumo di risorse naturali: l’automotive europeo è infatti il primo consumatore di alluminio (42%), magnesio (44%), metalli del gruppo del platino (63%), gomma naturale (67%) e terre rare (con una quota del 30% attesa nel 2025).

Al contempo, ogni anno arrivano a fine vita oltre sei milioni di veicoli in Europa, dunque un approccio più circolare alla loro gestione potrebbe ridurre in modo significativo il consumo di materiali vergini.

La proposta di regolamento europea punta con decisione in questa direzione, ad esempio imponendo un 25% almeno di plastica riciclata nei nuovi veicoli (per minimo un quarto proveniente dal riciclo di plastica da veicoli fuori uso), obbligando i costruttori di auto a indicare in modo chiaro come smontare le varie parti dei veicoli fuori uso, e delineando nuove norme a rafforzare la responsabilità estesa del produttore.

La proposta di regolamento della Commissione sui requisiti di circolarità per la progettazione dei veicoli e sulla gestione dei veicoli fuori uso sarà ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, per poter proseguire nell’iter legislativo.

«Migliorare il riciclaggio e la circolarità, in particolare recuperando materie prime più critiche, contribuirà a creare catene di approvvigionamento più resilienti e a ridurre l’esposizione alla volatilità dei prezzi», conclude Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno.

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