Sebbene l’Italia sia uno dei Paesi più virtuosi a livello europeo, con un tasso di avvio a riciclo degli imballaggi in vetro pari al 78,6% (dato 2020), a livello territoriale resta evidente il divario tra le regioni del nord, caratterizzate da una media di 47,8 kg di imballaggi conferiti pro capite e le regioni del Centro e del sud, dove la quantità è decisamente inferiore alla media nazionale che si attesta sui 40,4 kg pro capite.

Il gap tra i risultati locali e quelli nazionali fa sì che ogni anno si stimi che almeno 300 mila tonnellate di vetro riciclabile finiscano nell’indifferenziato, con evidenti ricadute negative sia ambientali che economiche, dato che questi dati si traducono in maggiori oneri di smaltimento e minori introiti per i Comuni.

Per colmare questo gap è stato firmato ieri un accordo tra Coreve, il Consorzio per il recupero del vetro, e Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani, che prevede investimenti per circa 10 milioni di euro: «L’accordo è un altro passo importante sul percorso che tutti i sindaci d’Italia considerano prioritario e sul quale l’Anci è impegnata da anni», commenta il presidente dell’Anci Antonio Decaro.

L’accordo mira a supportare gli enti locali con azioni strutturali a carattere permanente attraverso percorsi di miglioramento sostenuti da finanziamenti in attrezzature e comunicazione, secondo una visione di lungo termine, e si articola attorno a due diversi bandi, ai quali i Comuni potranno aderire entro e non oltre il 30 giugno 2023.

Gli aderenti potranno dunque accedere a un finanziamento parziale a fondo perduto erogato da Coreve, funzionale all’acquisto di attrezzature (mastelli, carrellati, cassonetti, campane, ecc.), all’implementazione di progetti territoriali e alla realizzazione di progetti di comunicazione a supporto della raccolta differenziata di vetro.

Il primo bando – da 4 milioni di euro – è indirizzato specificamente alle regioni del sud (Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Campania). Il fondo sarà gestito da Coreve, che potrà erogare contributi pari al 70% delle spese o progetti di spesa documentati dai Comuni fino ad un importo massimo di 100 mila euro a progetto per acquisto di attrezzature o implementazione di progetti territoriali; fino a un importo massimo di 30 mila euro per progetti di comunicazione a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in vetro, le due misure sono cumulabili. Per la supervisione e valutazione dei progetti sarà costituita una Commissione tecnica Anci-Coreve; per la messa a terra del progetto Coreve destinerà una task force costituita da 5 risorse che avrà il compito di mantenere il contatto diretto con i territori, fungendo da punto di riferimento per le Amministrazioni e le aziende di gestione coinvolte.

Il secondo bando dispone invece l’aumento a 2 milioni di euro delle risorse già previste specificatamente a supporto delle regioni del centro-nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Sardegna). In questo caso sarà aumentata la dotazione del fondo gestito attraverso la Commissione tecnica Anci-Coreve e l’azione territoriale di Ancitel Energia e Ambiente: nel 2022, le risorse disponibili saranno incrementate di 1 milione di euro/anno oltre al consueto stanziamento degli 0,5 euro/ton, della raccolta consortile, portando la dotazione a circa 2 milioni. Attraverso l’apposito bando, saranno prioritariamente rivolti a progetti provenienti dalle regioni del centro-nord.

A supporto del piano di interventi Coreve aumenterà, infine, con 1 milione di euro aggiuntivi, al milione già previsto, l’investimento per la campagna nazionale di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini, con l’obiettivo di favorire il miglioramento qualitativo della raccolta del vetro.

«Il corretto riciclo del vetro rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese – afferma Gianni Scotti, Presidente di CoReVe – Nel 2020, infatti, il comportamento virtuoso di milioni di cittadini ha consentito all’Italia di risparmiare quasi 4 milioni di tonnellate di materie prime vergini, di scongiurare emissioni di CO2 in atmosfera per 2,2 milioni di tonnellate, ed un risparmio di consumi energetici pari a 385 milioni di m3 di gas, assicurando complessivamente oltre 86 milioni di euro agli enti locali convenzionati», compensando in parte i maggiori oneri per la raccolta differenziata.

Complessivamente, l’Accordo Anci-Coreve mira ad aumentare la raccolta del rottame di vetro di circa 300 mila tonnellate, che garantirebbe un risparmio diretto di 11,6 milioni di m3 di gas e indiretto di 20,2 milioni di m3 di gas. Tali risparmi porterebbero a un beneficio finale di non utilizzo di 31,8 milioni di m3 di gas garantendo un importante contenimento del consumo energetico del Paese.

L’articolo Dall’accordo Anci-Coreve 10 mln di euro per migliorare la raccolta differenziata del vetro sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.