Oltre 100.000 le tonnellate di oli vegetali esausti raccolti nel 2023. La raccolta di 280.000 tonnellate di olio esausto avviate alla produzione di biodiesel eviterebbe l’importazione di pari quantità di combustibili fossili. Questi i dati presentati dal CONOE a Ecomondo.
Nel 2023, il CONOE ha raccolto circa 100.000 tonnellate di oli vegetali esausti, principalmente provenienti da attività professionali. Di queste, oltre il 95% è stato avviato al recupero nella produzione di biodiesel. Questo risultato sottolinea l’importanza cruciale dell’attività del Consorzio nel ridurre gli impatti ambientali e promuovere l’economia circolare. Da notare che i rifiuti generati in Italia sono costituiti per il 38% dal settore professionale (industria, ristorazione e artigianato) e per il 62% da attività domestiche.
Durante i quattro giorni di Ecomondo, l’evento di riferimento per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, il CONOE illustra nel suo spazio e durante i suoi eventi i temi di maggiore attualità nel settore degli oli vegetali esausti: il principale è quello dei biocarburanti, la cui produzione in questo momento vede una consistente diminuzione di utilizzo degli oli esausti con un conseguente grave rischio per l’economia circolare generata dalla filiera e un potenziale danno ambientale.
Si parla poi degli accordi del Consorzio con la GDO e della raccolta del rifiuto domestico su aree private per passare alle esperienze e ai progetti nei grandi centri urbani, in particolare nelle città di Torino e Genova, dove grazie alle Amministrazioni comunali si sono chiusi accordi con le rispettive aziende municipalizzate di raccolta e con la città di Roma con la quale si sta avviando un percorso di collaborazione. Infine, insieme a Legambiente, il Consorzio ribadisce il valore del recupero degli oli vegetali esausti e della propria filiera, sia in termini ambientali ma anche in termini economici e sociali.
In questo periodo in cui assistiamo a segnali sempre più devastanti della crisi climatica in atto, il riutilizzo di oli vegetali esausti, come materia prima seconda, deve essere ancora più incentivato. Il nostro impegno per affermare il ruolo chiave dell’UCO nella produzione di biocarburanti così come nella ricerca di soluzioni alternative per il reimpiego degli oli rigenerati è sempre più forte. – Tommaso Campanile, Presidente CONOE
In tale cornice, prosegue il Direttore Francesco Mancini “il CONOE ha sviluppato e sta sviluppando progetti territoriali per promuovere buone pratiche sulla raccolta domestica. Nell’anno che si sta chiudendo il Conoe ha supportato le Amministrazioni di Genova e Torino nella realizzazione di progetti dedicati, fornendo assistenza nelle attività di progettazione del servizio di raccolta e nella successiva fase di redazione e di accompagnamento alle campagne di sensibilizzazione e comunicazione. In maniera analoga abbiamo impostato il lavoro anche per la città di Roma”.
Infine, la sensibilizzazione ambientale inizia dalle aule scolastiche, e il CONOE riconosce il ruolo cruciale delle scuole nell’educare le future generazioni. Con il claim “Crescere circolari” durante Ecomondo il Consorzio mette a disposizione delle scolaresche incontri conoscitivi e divertenti, con giochi e quiz sulla raccolta degli oli esausti forniti da Robidone, il famoso robot ecologico in grado di comunicare in maniere efficace e semplice i principi dell’economia circolare.