La pausa che si erano presi i Comuni dell’Empolese-Valdelsa per valutare se e come proseguire il percorso verso la nascita della Multiutility della Toscana non ha superato le 24 ore.
Ieri gli stessi 14 sindaci, accompagnati stavolta da quello Lamporecchio in rappresentanza dei Comuni della Valdinevole, hanno infatti diramato una nuova nota stampa sancendo il contrordine: «Dopo le strette interlocuzioni tra amministratori delle ultime ore si sono fatti passi in avanti significativi per la tutela degli asset societari di Publiservizi. Passi in avanti che ci consentono di salvaguardare la presenza delle nostre partecipazioni dentro la nascente multiutility, tenendo fede così al percorso che è stato deliberato dai nostri consigli comunali. Allo stesso tempo avremo la possibilità di mantenere il controllo diretto delle nostre quote nelle aziende che forniscono servizi, per poter indirizzare successive e fondamentali scelte nel caso che il percorso della multiutility si interrompa alla sola fusione delle aziende fondatrici. La difformità delle delibere dei nostri consigli comunali e di quelle di Firenze e Prato era nota fin da ottobre e ci eravamo presi l’impegno di chiarire dal punto di vista politico se questa difformità poteva mettere in discussione il percorso che ricordiamo fin dall’inizio prevedeva non solo il processo di fusione, ma anche la costituzione di una unica grande holding di proprietà pubblica che potesse portare successivamente alla quotazione in borsa».
Da qui la conseguente decisione. «Abbiamo sempre avuto due obiettivi in questo percorso: valorizzare al massimo la storia dei servizi pubblici del nostro territorio e contribuire a far nascere una nuova realtà industriale di dimensioni regionali e per questo continueremo a impegnarci».
Sullo sfondo resta però viva la diffidenza dei comitati sorti sul territorio empolese in contrarietà al progetto del Distretto circolare verde che, dopo aver minato alla base la possibile realizzazione di un impianto di riciclo chimico utile a colmare le lacune del territorio, adesso hanno messo nel mirino anche la Multiutility della Toscana puntando a sfilare il Comune di Empoli dal progetto.
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