Mentre la delegazione dell’International atomic energy agency Support and Assistance Mission to Zaporizhzhya (ISAMZ) è arrivata a Kiev da dove raggiungerà la centrale nucleare di Zaporizhzhia che le truppe di occupazione russe dicono essere stata nuovamente attaccata da razzi, tiri di mortaio e droni ucraini, mentre in una surreale campagna elettorale italiana Meloni, Salvini, Berlusconi, Calenda e Renzi assicurano che il nucleare è l’energia più sicura del mondo… l’Unione europea ha accolto la richiesta di compresse di ioduro di potassio avanzata dal governo ucraino come «Misura di sicurezza preventiva allo scopo di aumentare il livello di protezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Le compresse di ioduro di potassio sarebbero utilizzate in scenari limitati per evitare che lo iodio radioattivo inalato o ingerito venga assorbito dalla tiroide».
Così, il Centro europeo di coordinamento della risposta alle emergenze, mediante il meccanismo di protezione civile dell’Ue, ha rapidamente mobilitato per l’Ucraina 5,5 milioni di compresse di ioduro di potassio, di cui 5 milioni provenienti dalle riserve di emergenza rescEU e 500 000 dall’Austria. La maggior parte dell’assistenza, del valore finanziario totale di oltre 500 000 euro sarà fornita all’Ucraina dalla riserva rescEU ospitata dalla Germania».
Tutte scorte per affrontare un probabile incidente in una delle centrali nucleari europee sicuramente meno in pericolo di quella di Zaporizhzhia ma dove incidenti e fughe radioattive non sono certo mancati e non mancheranno.
Il Commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, ha dichiarato: «Nessuna centrale nucleare dovrebbe mai essere utilizzata come teatro di guerra. È inaccettabile che la vita dei civili sia messa in pericolo. Tutte le azioni militari intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia devono cessare immediatamente. L’Ue sta consegnando preventivamente all’Ucraina 5 milioni di compresse di ioduro di potassio provenienti dalle riserve strategiche di rescEU allo scopo di offrire protezione alle persone in caso di esposizione a livelli elevati di radiazioni. Desidero ringraziare l’Austria per aver donato altre 500 000 compresse all’Ucraina. Rimarremo vigili e pronti all’azione, perché la preparazione salva vite umane».
Tornando alla missione Ieaea in Ucraina, nell’ultimo aggiornamento sulla situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’ Ucraina ha informato l’Iaea che «Il sito era stato oggetto di un nuovo bombardamento, ma che tutti i sistemi di sicurezza rimangono operativi e non vi è stato alcun aumento dei livelli di radiazioni». Kiev dice di non disporre ancora di informazioni complete sulla natura dei danni causati dai bombardamenti.
L’Iiaea assicura che «L’ISAMZ f arà chiarezza sulla situazione e aiuterà ad affrontare qualsiasi informazione contraddittoria sullo stato della struttura, sul suo funzionamento e sui danni che ha subito». Parlando al Consiglio di sicurezza dell’Onu della situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, Grossi aveva già detto che «Sono i fatti, raccolti durante una visita in loco, che sono necessari affinché l’Iaea sia in grado di sviluppare e fornire un valutazione indipendente della sicurezza nucleare e dei rischi per la sicurezza».
Una volta raggiunta Zaporizhzhya alla fine di questa settimana, l’ISAMZ «Valuterà i danni fisici alle strutture, determinerà la funzionalità dei sistemi di sicurezza e protezione principali e di backup e valuterà le condizioni di lavoro del personale della sala di controllo. Allo stesso tempo, la missione svolgerà attività urgenti di salvaguardia per verificare che il materiale nucleare sia utilizzato solo per scopi pacifici».
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