Il 14 aprile la Guardia Costiera di Portoferraio  ha individuato lungo la strada provinciale 26 che collega Rio Marina a Cavo, «Un deposito incontrollato di rifiuti, dove sono state abbandonate su di un’area di 2.500 metri quadrati, ricompresa nel Demanio Minerario dello Stato, circa 500 tonnellate di rifiuti pericolosi e speciali, in parte combusti».

L’area dove sono stati abbandonati i rifiuti è ad elevato rischio idrogeologico ed è sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali e ricade all’interno Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

In un comunicato la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Portoferraio spiega che «L’operazione condotta dai militari del Nucleo Operativo per la Protezione Ambientale del Compartimento marittimo di Portoferraio e dell’Ufficio Locale Marittimo di Rio Marina, è scattata a seguito della segnalazione di un incendio divampato nel primo pomeriggio in località “Vigneria” del Comune di Rio, che ha coinvolto diversi natanti, tempestivamente domato dal personale dei Vigili del Fuoco di Portoferraio e della Protezione Civile di Rio.

Insieme ai natanti, nell’area ormai diventata una vera e propria discarica a cielo aperto situata a pochi metri dal mare, sono stati rinvenuti diversi autoveicoli e motocicli, una roulotte e numerosi rifiuti speciali e pericolosi, tra i quali moduli per pontili galleggianti, pneumatici, tubi in pvc, cordame nautico, bombole di gas, materassi, televisori, taniche di vernici ed altri materiali infiammabili e corrosivi, inerti provenienti da attività edile, materiale di risulta da falciatura e potatura di vegetazione ed altri rifiuti di ferro e plastica».

La Capitaneria evidenzia che il sequestro effettuato dalla Guardia Costiera, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Livorno, «Ha consentito di interrompere una situazione di evidente stato di degrado e di potenziale inquinamento dell’area, inquadrandosi nell’ambito delle più ampie attività di sorveglianza e monitoraggio, ai fini della tutela ambientale del mare e della fascia costiera, condotte dal Compartimento Marittimo di Portoferraio».

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