Da ieri, primo maggio, al 12 maggio si tengono a Ginevra la 16esima riunione della conferenza delle parti della convenzione di Basilea (BC COP-16), l’11esima riunione della conferenza delle parti della convenzione di Rotterdam (RC COP-11) e l’11esima riunione della conferenza delle parti della Convenzione di Stoccolma (SC COP-11). Il tema delle riunioni del 2023 delle Conferenze delle Parti delle tre convenzioni è “Azione accelerata: obiettivi per la corretta gestione dei prodotti chimici e dei rifiuti” e, per discutere di quale sia il modo migliore per frenare l’inquinamento chimico, che ha avuto conseguenze sempre più disastrose per la salute e l’ambiente, nella sede Onu di Ginevra sono presenti oltre 2.000 delegati provenienti da tutto il mondo.
L’Onu spiega che, durante due settimane di incontri, dibattiti, confronti e iniziative, «I Paesi dovrebbero compiere progressi nell’aggiungere nuove cosiddette “sostanze chimiche per sempre” all’elenco delle sostanze tossiche da vietare o limitare ai sensi della Convenzione di Stoccolma, il trattato globale che protegge la salute umana e l’ambiente dall’inquinamento chimico di lunga durata. Cercheranno inoltre modi per regolamentare ulteriormente l’uso di sostanze chimiche e pesticidi ai sensi della convenzione di Rotterdam sulla gestione delle sostanze chimiche pericolose e di sviluppare linee guida tecniche sulla sana gestione della plastica e dei rifiuti elettronici ai sensi della Convenzione di Basilea, sulla gestione transfrontaliera dei rifiuti pericolosi».
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel 2019, un piccolo numero di sostanze chimiche per le quali sono disponibili dati ha causato 2 milioni di morti per malattie cardiache e respiratorie e tumori.
Tra le altre questioni importanti, la SC COP-11 discuterà lo sviluppo di procedure e meccanismi di conformità ed esaminerà una serie di raccomandazioni derivanti dalla seconda valutazione della Convenzione di Stoccolma, incluse, sulla base del rapporto sul lavoro del DDT expert group, la valutazione dell’uso continuato dell’insetticida DDT, ancora in uso per controllare la malaria in alcuni Paesi, e la relazione sui progressi verso l’eliminazione del gruppo chimico organico tossico dei come PCB e il progetto di strategia per raggiungere gli obiettivi 2025 e 2028 per eliminare i PCB, stabiliti nella Convenzione di Stoccolma.
A fine maggio, la comunità internazionale si riunirà di nuovo a Parigi per continuare a lavorare per un nuovo trattato internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica. La BC COP-16 prenderà in considerazione l’eventuale adozione di linee guida tecniche per la gestione ecologicamente corretta dei rifiuti di plastica, nonché degli inquinanti organici persistenti. Le Parti della Convenzione di Basilea prenderanno in considerazione le raccomandazioni per l’attuazione de Compliance Committee, compresi i progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi di rendicontazione nazionali.
Alla COP sarà inoltre presentato un aggiornamento sul lavoro dei partner coinvolti nella Convenzione, incentrato sui rifiuti elettronici ed elettrici, sui rifiuti di plastica e sui rifiuti domestici, nonché sulla prevenzione e la lotta al traffico illegale di rifiuti pericolosi e di altro tipo.
Intanto, l’Oms denuncia che la produzione complessiva di sostanze chimiche in tutto il mondo è in aumento e si prevede che dal 2017 al 2030 le vendite raddoppieranno quasi.
L’articolo È necessaria una maggiore azione contro l’inquinamento chimico sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.