In una fase storica caratterizzata da enormi pressioni sui mercati delle materie prime, la Toscana sta rimpolpando le proprie miniere urbane – ovvero al disponibilità di rifiuti da cui poter recuperare materie prime seconde, derivanti da riciclo –, e in particolare quelle composte dai rifiuti elettrici ed elettronici (Raee).

Secondo i dati contenuti nell’ultimo rapporto annuale del Centro di coordinamento Raee, ovvero l’istituzione che sintetizza i risultati conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro Raee a livello nazionale, la Toscana nel 2021 ha raggiunto le 32.153 tonnellate Raee di origine domestica (ritirati dunque presso i centri di raccolta comunali o della distribuzione).

Rispetto al 2020, la raccolta è cresciuta del 9,5%, uno dei migliori incrementi registrati a livello nazionale e il più alto dell’area del Centro Italia; ad oggi la Regione occupa la quinta posizione nella classifica nazionale per volumi di Raee raccolti.

Migliora con uno dei migliori incrementi a livello nazionale (+9%) anche la raccolta pro capite che raggiunge gli 8,71 kg per abitante, ben al di sopra sia della media del Centro Italia (6,56 kg/ab) sia di quella nazionale (6,46 kg/ab). Grazie a questo risultato, la Regione sale dal quinto al terzo posto della relativa classifica nazionale, a pari merito con la Liguria, dopo Valle d’Aosta e Sardegna, mentre si conferma prima tra le regioni del Centro Italia.

In particolare, con un valore di 10,87 kg/ab, in crescita del 18,5% rispetto al 2020, la provincia di Livorno conquista il primato regionale della raccolta pro capite e sale al quinto posto nella classifica nazionale.

«La Regione supera di slancio le 32.000 tonnellate di raccolta e una sola provincia, Massa Carrara,ha risultati sotto la media nazionale – commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di coordinamento Raee – Tutte le altre evidenziano risultati molto positivi con ben tre province sopra i 10 kg per abitante (nell’ordine sono Livorno, Pistoia, Lucca) e quindi sono in vista del target europeo. Una raccolta che cresce di quasi il 10% è sintomo di un interesse continuo e di una specifica attenzione al tema da parte delle amministrazioni locali e degli operatori del settore. Si evidenziano margini di miglioramento, soprattutto nel raggruppamento dell’elettronica di consumo che mostra le maggiori difficoltà in tutta Italia. Serve ancora uno sforzo per portare la Regione ai target richiesti dall’Unione europea, ma con questo tasso di crescita l’obiettivo è fattibile».

Più nel dettaglio, nel 2021 i maggiori volumi di Raee domestici raccolti in Toscana sono composti dai grandi bianchi (R2), raggruppamento che raggiunge le 13.592 tonnellate, in assoluto i quantitativi più alti raccolti in Italia centrale, in forza di un incremento del 6,6%. Secondo posto per i rifiuti da apparecchiature del freddo e del clima (R1) con 7.224 tonnellate, in crescita del 7,5%. Terza posizione per i rifiuti da apparecchi di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) con 6.187 tonnellate, in crescita dell’8,8% rispetto al 2020.

Seguono TV e apparecchi con schermi (R3) la cui raccolta sale a 5.052 tonnellate, oltre 950 in più rispetto al 2020, che corrisponde a un tasso di crescita positiva del 23,2%, superiore all’andamento nazionale (+22,2%), a dimostrazione che nella Regione si è usufruito  in maggior misura dei benefici legati agli incentivi fiscali del Bonus TV erogato da agosto.

Si riducono invece a 98 tonnellate invece i volumi delle sorgenti luminose (R5) a causa di una contrazione del 15%, il risultato è però in linea con l’andamento nazionale.

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