Per Scapigliato, la società interamente pubblica – partecipata dal Comune di Rosignano Marittimo e da Alia come socio di minoranza – che gestisce l’omonimo Polo impiantistico dedito all’economia circolare, il 2021 è stato un anno di svolta.

Nonostante il contesto complicato dovuto al perdurare della pandemia da Covid-19 prima e dalla guerra in Ucraina poi, l’assemblea dei soci ha appena approvato all’unanimità il Bilancio 2021 con un utile netto pari a 3,8 mln di euro: il più alto della storia societaria, con ricadute dirette sul territorio locale.

Il Bilancio di sostenibilità elaborato da Scapigliato mostra ad esempio che, nel 2020, il valore aggiunto distribuito ai soggetti del territorio è arrivato a quota 31 mln di euro; per oltre 26 mln di euro i beneficiari sono stati i fornitori, dei quali oltre il 25% opera nella Provincia di Livorno.

Risultati che acquistano grande rilevanza perché conseguiti in primis grazie ad ingenti investimenti sul fronte della sostenibilità ambientale, all’interno di un Piano industriale che mobilita 78 mln di euro per trasformare il Polo impiantistico – attualmente incentrato su attività di discarica per rifiuti non pericolosi – in una “Fabbrica del futuro” dedita a massimizzare il recupero di materia ed energia dai rifiuti.

Un percorso che risulta già in pieno svolgimento: «Dalla presentazione del progetto, i quantitativi di rifiuti smaltiti in discarica risultano diminuiti di circa il 27%», informano dalla società.

Mentre i rifiuti smaltiti diminuivano, il 2021 è stato caratterizzato da un’accelerazione sugli investimenti.

Nell’ultimo anno, ad esempio, è entrato in esercizio il nuovo impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb) grazie allo stanziamento da 4 mln di euro, che presto raddoppieranno per un secondo step che «prevedrà ulteriori dotazioni tecnologiche, con un costo di circa 4 mln, per incrementare di circa il 30% il recupero di materiali come plastica, carta e metalli».

A fine 2021 sono stati inoltre completati i primi lavori di ampliamento della discarica (dove i conferimenti termineranno entro il 2030 secondo l’Aia vigente, permettendo nel frattempo di recuperare le risorse necessarie ad investire sui nuovi impianti), mentre il versante est che aveva sofferto di problemi di stabilizzazione è stato messo «definitivamente in sicurezza».

Si è consolidato inoltre un ulteriore incremento della capacità di captazione del biogas dalla discarica (ora all’84%), portando al contempo le emissioni diffuse a ridursi del 60%, e consentendo così di incrementare la produzione di energia da fonte rinnovabile immessa nella rete elettrica e distribuita a condizioni agevolate al territorio: sono ormai 1.800 cittadini che hanno scelto il contratto “Scapigliato energia”, con sconti in bolletta dal 20 al 100% della componente energia, in base alla distanza dal Polo.

«Sul fronte dell’innovazione, nel corso del 2021 – aggiungono da Scapigliato – si sono ulteriormente consolidati e avviati i progetti finanziati dal ministero dello Sviluppo economico e dalla Regione Toscana, per sperimentare tecnologie e metodiche nuove in grado di trattare e trasformare i rifiuti in risorsa. Fra questi, quelli relativi all’hydrochar, al vermicompostaggio, all’ottimizzazione del recupero del biogas ed altri ancora. Si è, inoltre, messo a punto l’obiettivo della realizzazione del Centro regionale per lo sviluppo dell’economia circolare presso la fattoria della Madonnina, che sarà guidato dal prof. Paolo Dario e che si caratterizzerà come uno dei nodi della piattaforma nazionale Artes 4.0».

Tra le iniziative di maggior valore si annovera inoltre il progetto “Scapigliato alberi”, volto alla compensazione integrale delle emissioni di gas serra rilasciate dal Polo impiantistico dalla sua nascita: il piano «prevede la messa a dimora gratuita di quasi 300.000 alberi, di cui circa 240.000 olivi», di cui oltre 14.000 olivi già consegnati sul territorio.

Anche l’agenda per i prossimi investimenti è già segnata. Nei prossimi mesi, ad esempio, inizierà e si svilupperà il piano di forestazione di tutto il territorio adiacente al Polo impiantistico di Scapigliato, dove verranno collocate oltre 50.000 piante.

Soprattutto, nel settembre 2022 «verrà messo in esercizio il nuovo impianto di trattamento del percolato», che grazie ad un investimento da 4 mln di euro sarà in grado di trattare e depurare 50.000 ton/anno.

Infine è stato appaltato e vedrà l’avvio dei lavori «entro i prossimi mesi l’investimento più corposo della “Fabbrica del futuro” – superiore a 40 mln di euro –, che permetterà di realizzare un biodigestore anaerobico che tratterà oltre 100.000 tonnellate di rifiuti organici l’anno per trasformarli in biometano e compost. La messa in esercizio è prevista nel 2024, quando sarà realizzato anche un distributore di biometano a piè di impianto per auto e mezzi pesanti».

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