Nonostante un contesto di mercato complicato, dove al protrarsi dell’emergenza pandemica si è aggiunta una forte volatilità nel mercato energetico, il cda di Estra ha approvato il bilancio 2021 con risultati in significativo miglioramento rispetto all’esercizio 2020.
La multiutility a totale partecipazione pubblica – i 4 soci di Estra (Consiag, Coingas, Intesa e Viva Energia) rappresentano 139 Comuni –, tra gli operatori leader nel Centro Italia nel settore della distribuzione e vendita di gas naturale, vede infatti i ricavi balzare a oltre 1 miliardo di euro (1.058,5 milioni), in crescita di 297,8 milioni di Euro (+39%); il risultato, dichiarano dalla società, è «frutto principalmente dell’aumento dei prezzi delle commodity, dei maggiori volumi venduti di energia elettrica ai clienti finali e dei maggiori volumi di gas venduti al PSV per attività di bilanciamento».
L’utile netto “reported”, pari nel 2021 a 32,9 milioni di euro, è invece in diminuzione rispetto ai 70,3 milioni di Euro dell’esercizio precedente, che erano però influenzati da significative poste straordinarie (in particolare, gli effetti sulle imposte sul reddito dall’applicazione della norma in materia di rivalutazione e riallineamento fiscale dei beni d’impresa, di cui alla legge n. 126 del 13 ottobre 2020). Non considerando le poste non ricorrenti, infatti, nel 2021 l’utile netto adjusted si è attestato a 28,6 milioni di Euro, in aumento del 16,2% rispetto al 2020 (24,6 milioni di euro).
«Tutti i principali indicatori economico-finanziari sono positivi e in crescita – dichiara Alessandro Piazzi, presidente e ad di Estra – I risultati conseguiti testimoniano la solidità e resilienza del Gruppo nel contesto di mercato particolarmente complesso e attestano la validità delle scelte aziendali operate in termini di ampliamento e diversificazione del portafoglio lungo più linee di business. In relazione alla crisi geopolitica internazionale determinatasi a seguito dell’avvio del conflitto armato tra Russia ed Ucraina, risulta attualmente difficile determinare i possibili effetti e le ripercussioni che potrebbero derivare dal suo perdurare. Gli amministratori stanno monitorando con estrema attenzione la situazione, in particolare in considerazione dei potenziali impatti negativi sul contesto economico generale e sulla volatilità dei prezzi delle commodity e contestuale effetto inflazionistico, individuando, laddove possibile, azioni di mitigazione dei rischi e prudente gestione».
Contestualmente all’approvazione del bilancio 2021, il cda di Estra ha deliberato di nominare, come nuovo Consigliere di amministrazione, il commercialista aretino Giovanni Grazzini, che vanta una ventennale esperienza con numerosi incarichi professionali in consulenza fiscale, finanziaria e societaria.
L’articolo Estra approva il bilancio 2021 e nomina Grazzini come nuovo consigliere d’amministrazione sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.