Con un decreto della presidente del Consiglio, che formalizza la nomina decisa dal ministro degli affari europei Raffaele Fitto, di concerto con il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, Fabio Fatuzzo è stato nominato nuovo Commissario straordinario unico per la depurazione.
Fatuzzo, già dirigente nazionale del Movimento Sociale Italiano, per il quale è stato Consigliere comunale e provinciale a Catania dal 1980 al al 1993, per poi aderire ad Alleanza Nazionale e diventarne parlamentare e Presidente di Sidra SpA (che gestisce il Servizio Idrico Integrato nell’ambito dell’area metropolitana di Catania ed in alcuni comuni limitrofi), poi, dal 2010 al 2019 è stato direttore generale dell’Acoset, la società che a Catania gestisce i servizi idrici. Nel 2019 ha aderito a Fratelli d’Italia.
Quindi Fatuzzodi cattiva depurazione se ne intende, visto che la Sicilia dove ha operato è governato è in testa a tutti i provvedimenti di infrazione in questo campo avviati dall’Unione europea contro l’Italia.
E, come si legge in un comunicato del MASE, la struttura che dirigerà Fatuzzo è chiamata proprio a «Realizzare gli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane negli agglomerati idrici oggetto di infrazione comunitaria» ed è stata dotata anche di due nuovi subcommissari: Salvatore Cordaro detto Toto, deputato all’Assemblea regionale siciliana per “Idea Sicilia Popolari e Autonomisti Musumeci Presidente” e il calabrese Antonino Daffinà, ex UDC.
Intanto, il ministro Pichetto Fratin augura «Buon lavoro al Commissario Fatuzzo e alla nuova Struttura, che svolge un’attività tecnico-amministrativa estremamente delicata. Il nostro Paese paga oggi sanzioni all’Europa per le sue inadempienze in campo fognario e depurativo: un costo innanzitutto ambientale, che impatta sulla vita e sull’economia di tanti territori, prevalentemente dislocati in Sicilia, Calabria e Campania. Con queste nomine il governo vuole proseguire con determinazione l’azione di messa in regola degli agglomerati idrici, sapendo che attorno alla cura del bene comune acqua si gioca una grande partita di sviluppo. Il Ministro ringrazia infine per il lavoro svolto la precedente Struttura guidata dal professor Maurizio Giugni».
Tralasciando un’evidente lottizzazione politica di queste nomine, viene da sperare che l’esperienza fatta, come pubblici amministratori, da commissario e subcommissari in Regioni che hanno macroscopici problemi di maladepurazione apporti le conoscenza necessarie per non ricommettere gli stessi errori.
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