Da Arezzo a Roma continua ad essere in ascesa la stella di Francesco Macrì, che è stato appena chiamato (all’unanimità) alla presidenza di Confservizi nazionale, la Confederazione formata da Asstra e Utilitalia che rappresenta 600 imprese dei servizi pubblici con 300mila dipendenti.
L’incarico è valido per i prossimi due anni, nei quali Macrì metterà a frutto l’ormai grande esperienza maturata nel mondo delle utility toscane, oltre a quella politica sviluppata in seno a Fratelli d’Italia.
Nato ad Arezzo nel 1973 e laureato in giurisprudenza, dal giugno di quest’anno Macrì è tornato alla presidenza di Estra spa – tra gli operatori leader nel centro Italia nel settore della distribuzione e vendita di gas naturale, attivo anche nella vendita di energia elettrica e nella gestione rifiuti –, un ruolo già ricoperto dal 2016 al 2021; sempre dal 2016 fa parte della giunta esecutiva di Utilitalia, mentre dal 2018 è presidente dell’Its toscano dedicato a Energia e ambientale nonché coordinatore nazionale della rete Its nella filiera Energia.
«Sono molto soddisfatto dell’incarico – commenta a caldo Macrì –, arrivato in una fase in cui la rappresentanza di settori in rapida evoluzione, soggetti al contempo a sfide molteplici e sempre più impegnative, appare quanto mai complessa. L’obiettivo è di recuperare per la Confservizi il pieno significato di servizio pubblico a carattere industriale, con una rappresentanza più assidua della Confederazione nei principali tavoli del Governo Meloni e nei più importanti tavoli industriali del nostro Paese».
L’articolo Francesco Macrì alla guida di Confservizi, il sindacato d’impresa dei servizi pubblici sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.