La terza tappa laziale di Goletta dei Laghi 2022 ha campionato le acque dei bacini lacustri della Città Metropolitana di Roma: 3 punti nel Lago Albano e 4 nel Lago di Bracciano. Sul Lago Albano è risultato “inquinato” il punto campionato in via Spiaggia del Lago n.20 a Castel Gandolfo, che dal 2019 aveva sempre restituito valori entro i limiti di legge. Entro i limiti di legge, invece, i punti campionati in via dei Pescatori e presso via Spiaggia del Lago, 1 sempre a Castel Gandolfo. Sul Lago di Bracciano, “fortemente inquinato” il punto campionato a lago di fronte alla foce del fosso della Lobbra, nel Comune di Bracciano, che negli ultimi tre anni era invece risultato entro i limiti di legge. Tutti entro i limiti di legge gli altri tre punti campionati sul Lago di Bracciano: quello a lago fronte Canale, all’incrocio tra via della Rena e San Pietro, a Trevignano Romano (entro i limiti anche nel 2020 e 2021); quello sul Lungolago Giuseppe Argenti 61/57 a Bracciano (entro i limiti anche nel 2020 e 2021); quello in via Lungolago delle Muse, presso Nautica, ad Anguillara Sabazia (entro i limiti negli ultimi 3 anni).
Presentando i risultati dei prelievi, Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha sottolineato: «Non diamo patenti di balneabilità, tantomeno giudizi complessivi su interi ecosistemi lacustri, ma torniamo a segnalare nei laghi di Bracciano e Albano due punti critici, uno per lago, dove troppi microrganismi di origine fecale arrivano in acqua a causa di reflui non depurati o scarichi illegali. La situazione dei laghi della Città Metropolitana di Roma è tutto sommato migliorata negli anni, tenendo in considerazione la serie storica delle analisi di Goletta: notizie positive, ma anche criticità che persistono e che richiedono risposte risolutive – dichiara – Perché ciò avvenga, ci mettiamo a disposizione di amministrazioni ed enti locali per indagare ulteriormente su tali criticità e chiediamo alla Regione di rafforzare i grandi percorsi di Contratti di Lago presenti in questi bacini, ma anche il ruolo delle aree protette e, in particolare, dei Parchi Regionali dei Castelli e di Bracciano-Martignano, entro i quali ricadono i laghi. I laghi, per definizione, non hanno il grande potere auto-depurativo del mare, ed è per questo motivo che le loro acque sono più delicate e vanno preservate ancor di più: attraverso le nostre indagini e quelle delle autorità, alle quali non ci sostituiamo di certo. Dobbiamo migliorare gli ambienti lacustri e la loro salubrità, considerando anche che il Lazio è tra le regioni con maggior presenza di Laghi, costieri, vulcanici, carsici o artificiali, e che quindi questi ecosistemi hanno una grande rilevanza strategica, in chiave di sviluppo sostenibile, turismo responsabile e tenuta complessiva di una risorsa idrica sempre più preziosa, specie nelle aree prossime alla Capitale».
Mirko Laurenti, presidente del circolo Legambiente Appia Sud “il Riccio” dei Castelli Romani, ha concluso: «Goletta dei laghi che torna dopo due anni ci segnala che non si può abbassare la guardia sullo stato di salute dei nostri bacini lacustri Non piove da mesi e quando lo fa sono brevi tempeste tropicali. Questo comporta sofferenza idrica e ambientale, nonostante due dei tre punti esaminati al lago siano risultati puliti. L’emergenza climatica va combattuta tutti insieme attraverso un percorso fatto di opportunità e modelli nuovi condivisi e costruiti con il territorio, in un’ottica partecipativa di corresponsabilità collettiva. C’è molto da fare, nessuno può pensare di agire da solo, a cominciare dai decisori politici».
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