Dal monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste della Sardegna risulta che «Su 29 punti campionati (7 prelevati in foce di fiumi o canali e 22 a mare), sono solo 4 campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio: 3 punti sono stati giudicati fortemente inquinati, in quanto i campioni superano di più del doppio i limiti normativi considerati, e sono la foce del rio Foxi nel comune di Quartu Sant’Elena (CA), la foce del fiume Cedrino in località Santa Maria a Orosei (NU) e la foce del rio Cuggiani a San Pietro a mare, Valledoria (SS). Solo 1 campione invece ha avuto il giudizio di inquinato, ed è quello preso a mare, presso la spiaggia centrale di Santa Maria Navarrese, Baunei (NU)».
Entro i limiti gli altri tre campioni presi in provincia di Cagliari, presso la spiaggia Calamosca, in spiaggia alla fine di Via Maiorca a Quartu Sant’Elena e presso la spiaggia di Solanas, nel comune di Sinnai.
In provincia di Nuoro gli altri 3 campioni esaminati sono risultati entro i limiti di legge. Sono stati raccolti nella spiaggia di fronte allo stagno Li Cucutti a Budoni, a mare in corrispondenza del rio Pelai presso la spiaggia di Foddini, nel comune di Cardedu, e alla foce Sos Palones, in località San Giovanni a Posada, quest’ultimo è un nuovo punto di campionamento inserito nella lista di Goletta Verde.
Nella provincia di Oristano tutti i campionamenti sono risultati entro i limiti di legge. Sono stati prelevati in spiaggia presso la bocca dello stagno S’Ena Arrubia ad Arborea, alla foce del fiume Temo a Bosa marina, presso la spiaggia San Giovanni di Sinis nel comune di Cabras, presso la spiaggia S’Archittu a Cuglieri e alla foce del fiume Tirso in località Torre Grande, nel comune di Oristano.
Escluso il risultato negativo del rio Cuggiani a Valledoria, anche gli altri punti in provincia di Sassari sono risultati entro i limiti: tutti e tre i punti ad Alghero, spiaggia di Fertilia vicino sbocco stagno Calich, ai bastioni Cristoforo Colombo pressi Torre Sulis e alla foce corso d’acqua presso via Garibaldi, entrambi in località San Giovanni; il campione preso in spiaggia a Cala Sabina, a Golfo Aranci, introdotto quest’anno, quello in spiaggia presso Via Tramontana, a Pittulongu, Olbia; la spiaggia di Cala d’Ambra a San Teodoro, la spiaggia Rena Bianca, a Santa Teresa di Gallura; a Platamona nella spiaggia Terzo Pettine a Marina di Sorso; la spiaggia di Isola Rossa, a Trinità d’Agultu e Vignola.
Infine, tutti entro i limiti i punti nella provincia Sud Sardegna: in spiaggia Torre dei Corsari, verso Punta Usai ad Arbus, in spiaggia antistante la foce del Rio Chia, a Domus de Maria, in spiaggia presso la foce del Riu Mannu in località Portixeddu a Fluminimaggiore, in spiaggia S. Margherita di fronte viale delle Pleiadi a Pula e in spiaggia di fronte al fiume Flumendosa, in località Porto Corallo nel comune di Villaputzu.
La presidente Legambiente Sardegna, Annalisa Colombu, ha commentato: «Siamo soddisfatti della situazione rilevata dal monitoraggio di Goletta Verde per la netta prevalenza di valori nella norma rilevati lungo le coste sarde. La presenza della foce del Cedrino tra i punti critici e quella che si ripresenta dopo 2 anni nel sito di Santa Maria Navarrese, però, ci ricordano che non possiamo abbassare la guardia e che c’è ancora del lavoro da fare per rendere efficiente il sistema di depurazione e risolvere il problema degli scarichi abusivi. Nel primo caso rileviamo un importante superamento di Escherichia coli, indice che dobbiamo monitorare con attenzione i valori futuri. A Santa Maria Navarrese si tratta di un superamento del valore degli Enterococchi intestinali. Continueremo ad affiancare le amministrazioni locali – continua la Colombu- per segnalare ciò che non va e siamo disponibili a studiare insieme le soluzioni. Importante, ad esempio il fatto che Valledoria ha realizzato proprio nei giorni successivi al nostro campionamento un intervento per impedire lo sbocco a mare del Rio Cuggiani e ha recintato l’area per non permettere l’accesso ai bagnanti, ma la nostra ambizione è risolvere i problemi a monte».
Per il portavoce di Goletta Verde, Marco Crestani, «I dati emersi dal monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste della Sardegna mettono in luce una criticità persistente in alcune foci, situazione che si ripete a livello nazionale. Questo dato ci racconta una criticità nel nostro sistema di depurazione, che continuiamo a pagare in bolletta. L’Italia ha già pagato 142 milioni di euro in sanzioni alla Comunità Europea per il mancato recepimento delle norme Ue sul trattamento delle acque reflue, e se non risolviamo queste criticità ne pagheremo altre. Migliorare il sistema della depurazione nel nostro paese vuol dire non solo migliorare la qualità delle acque, ma anche poter investire il denaro che adesso stiamo spendendo in sanzioni per migliorare il sistema stesso.
Secondo gli ultimi aggiornamenti presenti sul sito del Commissario Unico Depurazione in Sardegna sono 14 gli agglomerati su cui insistono circa 84mila abitanti equivalenti, in cui si stanno svolgendo lavori per uscire dall’infrazione sulla depurazione, per un importo complessivo di oltre 45 milioni di euro.
Il Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sardegna (III ciclo di pianificazione, 2021-2027), evidenzia che gli scarichi urbani rappresentano una pressione significativa per il 27% dei corpi idrici fluviali, il 26% di quelli lacustri, il 27% di quelli di transizione e il 29% delle acque marino-costiere. Una tipologia di pressione che, assieme ad altre più o meno impattanti, impedisce a questi corpi idrici di raggiungere un buono stato, come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60).
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