Secondo i risultati dei 23 prelievi realizzati dai volontari e tecnici di Goletta Verde nel Lazio (18 prelievi presso foci di corsi d’acqua, 5 in mare) 15 punti sono risultati oltre i limiti di legge.

Ecco il dettaglio delle analisi di Goletta Verde:

Fortemente inquinato il punto presso la foce del fiume Marta, al lido di Tarquinia (Vt). In provincia di Roma il punto introdotto quest’anno in spiaggia, in corrispondenza della foce canale Via Aurelia altezza Km.64 nel comune di Santa Marinella, alla foce del Tevere nel comune di Roma, alla foce del canale altezza via Filadelfia (canale Crocetta) a Torvajanica, Pomezia. Due i punti nel comune di Ardea usciti fuori dai limiti, alla foce del Rio Torto e alla foce del Rio Grande.

In provincia di Latina, nel comune omonimo stesso giudizio per i due punti presso Foce Verde (ponte Mascarello) e foce Rio Martino, campionato per la prima volta quest’anno, e nel comune di Sperlonga il punto, nuovo anch’esso, fatto in spiaggia in corrispondenza del civico 469 di Via Pilestra. “Fortemente inquinato” anche la foce del Rio Santacroce, in località Gianola a Formia, i due punti nel comune di Minturno, quello allo sbocco del canale di scolo a sud della darsena, presso la marina, e quello a Scauri, presso la foce del Rio Recillo. Nel comune di San Felice Circeo il prelievo effettuato alla foce del fosso in via Gibraleon incrocio viale Europa.

Il giudizio di Inquinato” è stato assegnato invece ai campioni prelevati alla foce del Fiume Arrone, a Fregene, frazione del comune di Fiumicino (Rm) e alla foce del canale Sant’Anastasia a Fondi (Lt).

Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio, commenta: «Dalle analisi di Goletta Verde emerge una situazione che, in linea con quella degli scorsi anni, dimostra ancora la presenza di troppe criticità della costa laziale. Il netto peggioramento riguarda la parte meridionale della regione dove alcune delle porzioni di mare sotto osservazione con i prelievi, manifestano diversi punti Fortemente inquinati e dimostrano un quadro che necessita approfondimenti Con questi risultati non si vuole dare alcuna patente di balneabilità o giudizi complessivi su aree intere di litorale, ma segnalare situazioni puntuali dove costruire un miglioramento necessario per il mare del Lazio, meraviglioso e delicato al contempo, messo a dura prova dalla forte pressione antropica e da corsi d’acqua che trasportano dall’entroterra troppi fattori inquinanti. Ci mettiamo a disposizione delle autorità competenti e delle amministrazioni per capire le cause, aggredire le problematiche e consegnare alla cittadinanza un mare più salubre e bello: per farlo vanno rafforzati con determinazione gli impianti di depurazione, intercettati e fermati gli scarichi illeciti, rendere maggiormente incisive le buone politiche di gestione dei fiumi e dei canali che arrivano sulla costa, a partire dai tanti percorsi di contratto di fiume che sono stati messi in campo in questi anni».

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