Nel corso dell’ultimo anno (2021), in Italia l’immesso al consumo degli imballaggi in vetro ha toccato quota 2.849.812 tonnellate (+4,6%): di questi imballaggi, 2.417.000 tonnellate sono state raccolte in modo differenziato (+0,9%) e 2.182.858 avviate a riciclo (+1,8%).

Ciò significa che ci sono oltre 400mila tonnellate di imballaggi in vetro che, una volta divenuti rifiuti, non vengono differenziati ma finiscono a smaltimento. Per questo è importante aumentare la quantità della raccolta differenziata. Ma a contare è anche la qualità: la presenza di materiale improprio nelle campane del vetro, conferito erroneamente dai cittadini, che comporta un aumento degli scarti nella fase di selezione che precede il riciclo in vetreria.

Ed è un vero spreco, perché il  vetro è un materiale particolarmente prezioso in un’ottica di economia circolare, in quanto può essere infinitamente riciclabile senza alcun scadimento qualitativo e senza alcuna perdita di materia.

Come spiega Gionni Ueid – il personaggio interpretato dal comico toscano Jonathan Canini, nella nuova campagna di comunicazione elaborata da Toscana circolare –, bastano pochi accorgimenti per fare una grande differenza. Nel caso del vetro, questo significa fare particolare attenzione ai falsi amici della differenziata.

Si tratta di rifiuti che NON devono essere conferiti insieme agli imballaggi di vetro: su tutti piatti, tazzine o altri oggetti di ceramica, bicchieri o altri oggetti di cristallo, contenitori in pyrex, ma anche specchi (che non sono imballaggi) e lampadine.

Tutti rifiuti che vanno portati all’isola ecologica o messi nei contenitori della raccolta indifferenziata; altrimenti, il rottame in vetro verrebbe contaminato all’origine da queste frazioni estranee rovinando gli sforzi virtuosi fatti dai cittadini.

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