Un nuovo portale web, una nuova app, la tariffa puntuale, nuove tecnologie per la sicurezza: si è presentata oggi a Firenze la rivoluzione digitale di Alia, il gestore unico e 100% pubblico dei servizi d’igiene urbana nell’Ato Toscana centro.
«Il Piano industriale prevede circa 60 milioni di investimenti in tecnologia e digitalizzazione, risorse che consentiranno una sempre maggiore interazione e scambio con i nostri utenti, trasparenza, più efficienza nella erogazione dei nostri servizi sul territorio», spiega l’ad Alberto Irace, che tramite la digitalizzazione dell’azienda punta anche a «conseguire un’efficienza operativa che stimiamo nell’intorno di una riduzione del 20% dei costi operativi».
In concreto, la trasformazione digitale di Alia inizierà ad ottobre e continuerà fino al prossimo marzo: un percorso a step, che è già iniziato con la formazione di operatori ed autisti per l’utilizzo di un sistema informatico che permette, ai 2.000 dipendenti, di tracciare i servizi sul territorio direttamente tramite lo smartphone in dotazione e dare feedback all’azienda ed agli utenti, semplificando la quotidiana operatività sul servizio.
Dal mese di ottobre, inoltre, sarà “online” la nuova App, molto “customer oriented” che, oltre alle funzionalità informative standard, offrirà agli utenti la possibilità di effettuare richieste e segnalazioni con tracciabilità di esecuzione, ed, entro la fine dell’anno, richiedere servizi on-demand, aprire i cassonetti, gestire i propri contratti in autonomia.
Infine, da gennaio 2023, si avvia l’applicazione della tariffa corrispettiva per circa 130.000 utenze (270.000 abitanti) che, anche grazie all’attivazione dei nuovi servizi digitali, garantirà un sistema premiante per gli utenti che adottano comportamenti virtuosi: sostanzialmente, una Tari calcolata come tariffa puntuale, che permetta di far pagare di meno quegli utenti che conferiscono meno rifiuti indifferenziati e fanno una maggiore raccolta differenziata.
«Abbiamo chiesto ad Alia di fare uno scatto in avanti sulla capacità di gestire le segnalazioni per mapparle, individuare le zone dove aumentare i controlli e dare risposte rapide ai cittadini – commenta Andrea Giorgio, presidente dell’Ato centro – Queste innovazioni vanno in questa direzione come in quella, fondamentale, di una maggiore sensibilità sul tema della sicurezza stradale».
Alia sarà infatti la prima utility italiana, che si occupa del settore rifiuti, che utilizzerà questi nuovi sistemi di sicurezza sulle aree ad alto traffico pedonale presenti sul territorio servito, nelle provincie di Firenze, Prato e Pistoia, dopo la fase sperimentale attuata in un’area con traffico ad elevata criticità come il centro storico del capoluogo toscano.
A seguito di alcuni eventi critici registrati nell’ultimo periodo, non a caso l’azienda ha presentato oggi i dati della sperimentazione di Mobileye Shield+Connect, un sistema di prevenzione delle collisioni progettato per affrontare i grandi angoli ciechi, i maggiori raggi di sterzata e molte altre insidiose sfide che i conducenti di veicoli di grandi dimensioni incontrano quotidianamente sulle strade affollate delle città aiutandoli durante la guida nell’identificazione di ostacoli e “pericoli”.
«Oggi presentiamo uno dei 5 automezzi di raccolta già dotati del sistema di supporto alla guida per la prevenzione delle collisioni, a dimostrazione di come l’azienda stia mettendo in atto quanto programmato. A questa seguirà, nelle prossime settimane, la presentazione della messa in opera di analoghi sistemi di sicurezza sui mezzi di raccolta nei vari territori serviti», conclude il presidente Alia, Nicola Ciolini.
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