La polemica contro il Jova Beach Party cresce ed è stata rilanciata con un’intervista a Fanpage.it da dal vicepresidente della Lipu Alessandro Polinori: «Cerchiamo di lasciare spazio alla biodiversità, tutto ciò senza negare la possibilità di avere dei momenti artistici e culturali: la musica è bellissima, ma facciamola negli spazi preposti, ci sono spazi ad hoc come palazzetti, Arene, o pensiamo al Circo Massimo».
Sui social network c’è chi chiede conto direttamente a Jovanotti del taglio di tamerici lungo 65 metri di tamerici per fare spazio a uno dei suoi concerti. Ritornano le accuse di disturbare e distruggere i siti di nidificaszione del Fratino e qualcuno tira anche fuori che il tour sulle spiagge è sponsirizzato da un noto allevamento di animali da carne.
Sotto accusa c’è un altro sponsor e “garante ambientale” del Jova Beach Party: il Wwf Italia che oggi in un comunicato annuncia di aver sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune di Fermo per la sistemazione definitiva della spiaggia di Casabianca e la zona costiera di Marina Palmense e spiega che «Il protocollo, accompagnato da un preciso cronoprogramma, è stato definito a seguito di sopralluoghi e verifiche, oltre che di lungo confronto anche di carattere tecnico tra il Wwf e l’Amministrazione Comunale, rappresentata in prima persona dal Sindaco Paolo Calcinaro. La realizzazione del protocollo è garantita dall’inserimento delle due aree all’interno del progetto RI-PARTY-AMO, nato dalla collaborazione tra il Jova Beach Party, Intesa Sanpaolo e Wwf Italia e che sostiene la realizzazione d’interventi naturalistici realizzati dal Wwf, e da un investimento attivato dal Comune di Fermo tramite finanziamenti regionali già individuati. Tutti gli interventi avranno una caratterizzazione naturalistica ed ambientale e una finalità didattica ed educativa».
Il Panda, in imbarazzo per le critiche che gli vengono dalle altre associazioni ambientaliste e da comitati di cittadini, ammette che «La spiaggia di Casabianca, che anche quest’anno il 5 e 6 agosto ospiterà il Jova Beach Party dopo che è stata verificata l’impossibilità di realizzare l’evento in altre parti del litorale fermano, è stata oggetto di un intervento di rinaturazione che per vari motivi non ha determinato l’effetto idoneo a favorire la presenza del fratino poiché non si è verificato l’atteso accumulo di sabbia e la prevalenza di ghiaia rende altamente improbabile la nidificazione di questa specie. L’intervento è stato inoltre realizzato anche su aree dell’arenile che dovranno essere sottoposte a bando pubblico per due concessioni balneari».
Ma l’associazione ambientalista precisa che «Il Wwf come prima cosa ha chiesto ed ottenuto la rinuncia da parte del Comune ad una di queste due concessioni, che verrà delocalizzata. Ha inoltre chiesto che un tratto della spiaggia di Casabianca sia garantito per la libera balneazione mentre la parte dell’arenile più a nord vedrà un nuovo intervento di carattere naturalistico per favorire la nidificazione del fratino, ripiantando a questo più funzionale le essenze vegetali già utilizzate per il precedente intervento e che come concordato per proteggerle sono ora state temporaneamente messe a dimora in altro sito. Il Comune si è poi formalmente impegnato ad un costante monitoraggio della spiaggia di Casabianca e comunque a non realizzare alcun intervento di sistemazione prima dell’ultima decade di luglio, così da avere certezza che non si interferisca con l’eventuale presenza di specie protette. L’intervento sull’area costiera di Marina Palmense è più articolato ed esteso. L’area vedrà la realizzazione di un progetto naturalistico di massima già acquisito dal Comune, che prevede il ripristino vegetazionale e la realizzazione di una zona umida per aumentarne la funzionalità ecologica. Il progetto verrà ridefinito da un’apposita Commissione di esperti di Comune e Wwf, che condividerà l’intervento naturalistico sull’arenile di Casabianca. Il cronoprogramma condiviso dal Comune di Fermo e dal Wwf prevede la nomina della Commissione tecnica entro la prima metà di luglio contestualmente all’atto formale del Comune di rinuncia a localizzare sull’arenile di Casabianca una delle due concessioni previste. L’intervento di rinaturalizzazione per il fratino a Casabianca sarà realizzato prima della fine del prossimo inverno, mentre la progettazione definitiva con la relativa richiesta dei finanziamenti regionali per Marina Palmense avverrà entro l’anno, rimettendo la realizzazione al 2023».
Spiegazioni e ammissioni che difficilmente serviranno ad acquietare la polemica montante e le preoccupazioni per eventi di massa realizzati in habitat fragilissimi per i quali lo stesso Wwf riconosce la necessità di un’attenta difesa.
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