Anche quest’anno ammontano a 500.000 euro i fondi del 5 per mille investiti dal Politecnico di Milano in progetti di ricerca ad alto impatto sociale per la transizione ecologica e sviluppo locale. Al Politecnico spiegano che «Delle 5 proposte premiate, una si rivolge a Milano e le altre quattro a contesti esteri (Africa e Brasile), affrontando temi diversi, ma col comune obiettivo di supportare la green transition con nuove idee e azioni di sviluppo. I gruppi di lavoro avranno 18 mesi a partire da oggi per lavorare su: tecniche e dispositivi per convertire scarti organici in combustibile e prevenire la deforestazione; soluzioni nature-based per l’adattamento delle città al cambiamento climatico; un progetto integrato di fattoria efficiente, connessa e ottimizzata su risorse locali; scienze antiche e nuove tecnologie per rivitalizzare una valle algerina; approcci innovativi in campo ortopedico per ridurre i costi sociali e ambientali della sanità lombarda».

Tutti i progetti sono stati selezionati nell’ambito del nono Polisocial Award, una competizione promossa annualmente dal Politecnico di Milano come parte del suo programma di responsabilità sociale. Dopo due annate focalizzate su emergenza pandemica e necessità di ripresa, l’edizione di quest’anno del Polisocial Award –si concentra sulla «Transizione ecologica connessa ad obiettivi di sviluppo, con particolare attenzione ad aspetti di equità sociale, resilienza e affermazione di realtà locali».

Ad essere interessati sono progetti di ricerca multidisciplinari e partenariali, capaci di sostenere processi virtuosi puntando a risultati concreti e innovativi, anche in una prospettiva di medio-lungo periodo.

Ecco i progetti vincitori del Polisocial Award 2022 Sviluppo Locale e Transizione Ecologica”:

AMAZING | Atlas Mountains, Aurès Zone. INterconnecting local sciences and Global challenges (Giovanni M. Porta, Dip di Ingegneria Civile e Ambientale). Valorizzare il costruito storico e ottimizzare la gestione dell’acqua con l’aiuto delle nuove tecnologie, questo lo scopo del progetto che si propone di ridare slancio al tessuto economico, sociale e identitario della valle del Uadi Abiod in Algeria, minacciata dalle problematiche globali dell’abbandono, della desertificazione e della perdita di saperi.

CHAR:ME | BioCHAR and biomass-derived products from waste as sustainable and safe domestic fuel (Andrea Turolla, Dip di Ingegneria Civile e Ambientale). A partire da un caso-pilota in Madagascar, il progetto si occuperà di  sviluppare una tecnologia sostenibile per il recupero di combustibile solido da scarti organici, per sostituire le alternative convenzionali (legna e carbone di legna) causa di deforestazione e rendere più sicura la cucina domestica in contesti in via di sviluppo.

I-FERME | Intelligent inFrastructure dEsign foR a Multifunctional Efficient farm (Francesco Castelli Dezza, Dip. di Meccanica). Un progetto per migliorare l’efficienza delle fattorie multifunzionali in Congo e nell’Africa subsahariana, attraverso nuovi strumenti di progettazione di infrastrutture stradali e di supporto alla lavorazione e conservazione degli alimenti, ottimizzate su risorse e necessità locali e rese disponibili alle comunità coinvolte.

NBSouth | Nature-Based Solutions via retrofitting for Climate Adaptation: a case in the Global South. (Fabiano Lemes de Oliveira, Dip di Architettura e Studi Urbani). Un’esplorazione, a partire da un caso-studio a Brasilia, delle possibilità di impiego di soluzioni basate sulla natura (NBS) per l’adattamento ai cambiamenti climatici, con un’attenzione specifica alla gestione delle acque, alla termoregolazione e al più ampio processo di adeguamento o retrofitting delle aree densamente urbanizzate.

PRESTO | PReventive and ecologic Engineering Strategies for fragile bones: Towards green healthcare Objectives (Laura Vergani, Dip di Meccanica). Contenere l’infragilimento osseo puntando su trattamenti preventivi e approcci mini-invasivi ecosostenibili è questo l’obiettivo del progetto che lavorerà per sperimentare una strategia per ridurre l’impatto sociale delle lunghe ospedalizzazioni e l’impronta ecologica del settore sanitario lombardo.

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