Il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica (Corepla) ha un nuovo presidente, Giovanni Cassuti: è stato eletto oggi a Milano dal cda del Consorzio, in rappresentanza delle aziende trasformatrici di materie plastiche.
«Corepla rappresenta un modello nel sistema di riciclo degli imballaggi, una filiera che produce risultati virtuosi con uno sguardo al futuro che va oltre la raccolta differenziata – commenta a caldo Cassuti – Una eredità lunga 25 anni, fatta di impegno per la sensibilizzazione dei cittadini verso una corretta raccolta differenziata degli imballaggi, di ricerca e di innovazione. Metterò la mia esperienza e le mie competenze a disposizione della filiera con l’obiettivo di promuovere le migliori pratiche e mantenere i risultati di eccellenza raggiunti fino a oggi»
Vicentino, classe ’65, Cassuti è responsabile della business unit Elastomeri di Versalis, la società chimica di Eni da tempo impegnata sia sul fronte del riciclo chimico delle plastiche tradizionali sia sulla produzione di bioplastiche (risale ad un mese fa l’acquisizione di Novamont).
Cassuti prende dunque il testimone da Giorgio Quagliuolo, che lascia il ruolo di presidente dopo lunghi anni alla guida di Corepla.
«Ci tengo a ringraziare il cda uscente per il grande lavoro svolto in questi anni così complessi e talvolta incerti – dichiara Quagliuolo – Lascio al nuovo presidente una struttura dinamica che è riuscita a stare al passo con i tempi, integrando sempre di più i cittadini, le istituzioni e le imprese nel concetto di economia circolare. Ora è il momento dell’innovazione, della ricerca di strade alternative e di nuovi investimenti in grado di condurre la filiera a nuovi e straordinari risultati. Sfide importanti che il neo presidente Giovanni Cassuti saprà cogliere per dare continuità al ruolo di Corepla come promotore del cambiamento».
A cominciare dalla necessità di incrementare ulteriormente la quota di imballaggi plastici effettivamente riciclati, oltre a migliorare l’intero comparto in un’ottica pienamente circolare.
Nel merito, secondo gli ultimi dati aggiornati da Corepla (relativi al 2021), nel nostro Paese a fronte di un immesso al consumo gestito di imballaggi plastici pari a 1,86 mln di tonnellate, circa 1 mln di ton è stato avviato a riciclo, mentre 407mila ton sono state destinate a recupero energetico e 143mila ton conferite in discarica.
Dunque, dopo l’utilizzo solo il 55% circa degli imballaggi in plastica è avviato a riciclo, mentre la nuova proposta di regolamento Ue pone ulteriori sfide da traguardare: su tutti ridurre i rifiuti di imballaggio procapite, renderli tutti gli imballaggi riciclabili entro il 2030, introdurre tassi vincolanti di contenuto riciclato per i nuovi imballaggi plastici, favorire il riuso e varare sistemi vincolanti di vuoti a rendere su cauzione.
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