Dopo dieci anni di attività, Massimo Paravidino lascia la carica di direttore generale di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica: a prendere il suo posto è l’ingegnere Giovanni Bellomi, la cui nomina è già stata ufficializzata dal cda di Corepla.
«L’elevata esperienza manageriale e la profonda conoscenza del comparto degli imballaggi in plastica di Giovanni Bellomi – commenta il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo – permetteranno al Consorzio di compiere un ulteriore progresso verso l’implementazione di una progettualità ancora più puntuale e utile, finalizzata alla compiuta realizzazione della propria mission. Salutiamo quindi con soddisfazione questo nuovo ingresso che apporterà professionalità e spinta verso nuovi e più ambiziosi traguardi».
Bellomi proviene da una ventennale carriera nel settore industriale della produzione e commercializzazione degli imballaggi in plastica – operando all’interno di grandi gruppi internazionali come Toly products, Rpc group, Albéa –, ma si trova di fronte ad una sfida che riguarda l’Italia intera.
Secondo gli ultimi dati aggiornati da Corepla (relativi al 2021), nel nostro Paese a fronte di un immesso al consumo gestito di imballaggi plastici pari a 1,86 mln di tonnellate, circa 1 mln di ton è stato avviato a riciclo, mentre 407mila ton sono state destinate a recupero energetico e 143mila ton conferite in discarica.
Dunque, dopo l’utilizzo solo il 55% circa degli imballaggi in plastica è avviato a riciclo, mentre la nuova proposta di regolamento Ue pone ulteriori sfide da traguardare: su tutti ridurre i rifiuti di imballaggio procapite, renderli tutti gli imballaggi riciclabili entro il 2030, introdurre tassi vincolanti di contenuto riciclato per i nuovi imballaggi plastici, favorire il riuso e varare sistemi vincolanti di vuoti a rendere su cauzione.
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