Sei Toscana, il gestore unico dei servizi d’igiene urbana nei 104 Comuni che compongono l’Ato sud, segnala che in questi ultimi giorni d’inverno «aumentano in modo esponenziale gli incendi di cassonetti dovuti, nella stragrande maggioranza dei casi, alla presenza di ceneri non ancora spente conferite sbadatamente dai cittadini».

Una sbadataggine che può portare però con sé gravi conseguenze, non solo per i cassonetti ma anche per gli automezzi che raccolgono i rifiuti – delineando così un danno per la collettività che si ripercuoterà sulla Tari – e, talvolta, anche ad abitazioni o auto parcheggiate nei pressi dei contenitori che vanno a fuoco. Senza dimenticare che l’incendio di rifiuti e dei loro contenitori rappresenta un reato, oltretutto con non trascurabili conseguenze sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico dato dalla combustione non controllata della spazzatura.

Eppure bastano «pochissimi accorgimenti per garantire un corretto conferimento di questo materiale in assoluta sicurezza», come spiegano da Sei Toscana.

Essenzialmente, prima di gettare le ceneri nel cassonetto è assolutamente necessario verificare che queste siano completamente spente. Per questo, è consigliabile raccogliere le ceneri all’interno di un contenitore metallico e aspettare qualche giorno prima di gettarle nel cassonetto. È anche possibile gettare dell’acqua sopra le ceneri raccolte per permettere un più rapido spegnimento di tutti i piccoli focolai che possono fungere da pericolosi inneschi (operazione questa da fare all’aperto o in un locale particolarmente areato così da non avere problemi con il fumo).

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