Il nome è ancora provvisorio – le attività di rebranding si concluderanno entro metà anno –, ma nella sostanza dei servizi pubblici locali è già cambiato tutto: oggi al Palazzo dei congressi di Firenze è nata ufficialmente la nuova Multiutility toscana, grazie all’annunciato atto di fusione per incorporazione in Alia servizi ambientali di Publiservizi, Consiag e Acqua toscana.
Si tratta di un soggetto integrato nei settori ambiente, energia e ciclo idrico, da circa 700 milioni di euro di ricavi, con un Ebidta di 170 mln di euro e investimenti previsti per 170 mln di euro l’anno. Anche perché già in questo primo nucleo di aggregazione, la nuova società deterrà anche il 40% delle quote di Estra, il 58% di Publiacqua, il 19% di Acque spa ed il 31% di Toscana energia.
Ma all’orizzonte si prevede già una crescita ulteriore: entro i prossimi mesi è previsto un primo aumento di capitale per 1,2 miliardi di euro per permettere l’ingresso di altri azionisti pubblici, con un bacino potenziale di 3 miliardi di fatturato a livello regionale ed oltre 4 miliardi considerando le regioni limitrofe, con l’apertura al mercato azionario nel 2024.
«Con questa scelta la Toscana si colloca sul versante della crescita e dello sviluppo, superando localismi e personalismi – commenta Nicola Ciolini, presidente di Alia – Si intenda, è solo il primo passo, sarà necessario continuare a coinvolgere le altre fondamentali realtà territoriali e produttive della nostra regione verso la quotazione in borsa prevista per il 2024».
Anche allora la maggioranza delle quote della Multiutility resterà in mano pubblica, quella che oggi detiene totalmente la società: la struttura societaria è infatti costituita dai Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,1%), Pistoia (5,54%) Empoli (3,4%) ed altri comuni toscani (35,9%).
«Con la firma di oggi si apre una porta sul futuro dei servizi in Toscana – argomenta Nicola Perini, amministratore unico di Consiag – La Multiutility potrà garantire ad un tessuto produttivo ed industriale come quello del nostro territorio, che deve ambire ad essere sempre in forte crescita, adeguate infrastrutture e servizi, in grado di sostenere sia le richieste della collettività che le esigenze del sistema industriale della nostra regione. È un salto in avanti che va oltre le ideologie, e che ha visto la politica capace di trovare gli elementi comuni necessari a costruire uno strumento industriale a servizio dell’intera collettività toscana».
L’obiettivo dell’iniziativa parla infatti di efficientamento dei servizi, contenimento dei costi, aumento della capacità d’investimento e della entità dei dividendi per i Comuni soci, con il conseguente incremento di occupazione diretta ed indiretta e il consolidamento delle filiere industriali locali.
«A conclusione di un processo molto impegnativo e partecipato, prende vita una nuova azienda che consentirà ai Comuni toscani di conservare in condizione di maggiore efficienza ed economicità la gestione di servizi pubblici essenziali per le nostre comunità», osserva Marco Baldassarri, presidente di Publiservizi.
Nel frattempo è già convocata per il prossimo 10 febbraio l’assemblea dei soci per integrare il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione e dare così maggiore rappresentanza alle realtà presenti all’interno della Multiutility; da Alia informano nel merito che la composizione del Cda rimane invariata ed in carica fino alla regolare scadenza (approvazione del bilancio 2022).
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