A Naka, in Giappone, è stato inaugurato JT-60SA, il nuovo reattore dedicato allo studio teorico e soprattutto pratico della fusione nucleare. Al progetto ha contributo in maniera sostanziale anche l’Italia, che negli scorsi giorni ha scelto di non firmare l’accordo internazionale presentato alla Cop28 per triplicare la produzione di energia elettrica attraverso tecnologie da fissione, rafforzando invece il sostegno proprio alla fusione. Ma sarà davvero questa la “soluzione” ai nostri problemi energetici? L’impianto giapponese ci avvicinerà all’energia delle stelle?
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