Il blocco dei paesi in via di sviluppo, guidati dalla Cina, ha strappato un accordo che ha una portata storica e molti risvolti per la politica internazionale e la governance globale. Entro un anno il nuovo strumento dovrà essere operativo, raccogliere finanziamenti “nuovi e aggiuntivi”, e rispondere al principio di equità che innerva il Paris agreement

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