I cantieri della transizione ecologica di Legambiente hanno fatto tappa alla Cartiere di Guarcino spa nel distretto cartario di Frosinone, uno dei primi a scommettere ben 17 anni fa su riciclo, gestione sostenibile delle risorse, utilizzo delle rinnovabili come carte vincenti per la decarbonizzazione della produzione cartaria.

La Cartiere di Guarcino Spa è una società fortemente orientata all’economia circolare sia nella gestione sostenibile del capitale naturale alla base della produzione cartaria (bio materie prime, come la cellulosa, acqua ed energia), che per il modello di business integrato fra le società appartenenti al gruppo. Si tratta di una realtà produttiva che impiega 190 addetti che producono annualmente 50.000 tonnellate di carta con cellulosa certificata e carta da riciclare su di una superficie di 144.000 m2. L’investimento nelle energie rinnovabili consente l’eliminazione di combustibili fossili e la riduzione di emissioni di CO2 nell’aria, contribuendo sensibilmente alla salvaguardia dell’ambiente.

L’amministratore delegato Massimo Giorgilli  ha spiegato che «L’orientamento all’innovazione e alla sostenibilità di Cartiere di Guarcino ha portato, già nel 2006, attraverso la new company controllata Bio Energia Guarcino srl e grazie a un investimento di 30 milioni di euro, alla realizzazione di un impianto di cogenerazione di energia elettrica e termica, alimentata a biomasse, un impianto che con i suoi 20 MW elettrici e 5 MW termici, riesce a soddisfare tutto il fabbisogno elettrico della cartiera ed il 35% di quello termico. L’approccio sostenibile della produzione, oltre che dall’energia verde, deriva dalla circolarità del ciclo che prevede l’uso di materie prime certificate e rinnovabili e la massimizzazione delle stesse nel processo, attraverso il recupero. Obiettivi raggiunti e da migliorare ulteriormente, grazie al dialogo con le rappresentanze politiche e industriali, e con i progetti territoriali – come Guarcino 2025 – oltre che con la catena industriale integrata di cui siamo parte».

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ricorda che «Il settore cartario, oltre ad avere in Italia un ruolo di leadership nel panorama dell’economia circolare, sta dimostrando di stare al passo con l’innovazione e la sostenibilità, facendosi fautore di un processo di transizione ecologica prima ancora che si parlasse di questo tema. La filiera cartaria ha capito che deve coniugare efficienza e sostenibilità cogliendo le grandi opportunità che arrivano, in primis, dalle fonti rinnovabili e da una gestione sostenibile delle risorse. In questo percorso di decarbonizzazione, con lo sviluppo della produzione di biometano e idrogeno verde, è però importante non lasciare sole queste realtà. Servono prima di tutto iter normativi più semplici e autorizzazioni più veloci per i nuovi impianti per poter rendere la filiera sempre più circolare e libera dalle fonti fossili: un obiettivo, quest’ultimo, che ci vede in prima linea con Assocarta».

Il direttore generale di Assocarta, Massimo Medugno, ha sottolineato che «La partecipazione dell’industria cartaria all’iniziativa I cantieri della transizione ecologica di Legambiente ha l’obiettivo di mostrare concretamente la transizione ecologica in atto nei distretti cartari italiani che costituiscono un settore chiave della bio-economia circolare investendo sul riciclo e sulla sostenibilità delle materie prime. Il settore utilizza il 62% di carta da riciclare nella produzione, che si coniuga con la restante percentuale proveniente da cellulosa – rinnovabile e certificata –  garantendo la provenienza da foreste gestite in modo sostenibile. Nell’imballaggio il riciclo è stabilmente oltre l’85%, oltre l’obiettivo del 75% al 2025, previsto dalla normativa comunitaria».

Un ruolo che secondo il Rapporto Ambientale Assocarta 2022 è confermato da un Indicatore di Circolarità di Materia (MCI) pari a 0,78 del settore carta (in una scala da 0 a 1), certificato da Ellen MacArthur Foundation con il supporto dell’Unione europea, che misura la dimensione del materiale rigenerato e proveniente o destinato a riuso e riciclo di materia, inclusi i prodotti agro-forestali che provengono da coltivazioni e gestioni sostenibili.

L’articolo La decarbonizzazione della filiera della carta è sempre più una realtà concreta sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.